Sono passati due giorni da Real Madrid-Juventus, ma la rabbia per un’eliminazione non meritata ancora non è passata. Le parole di Andrea Agnelli risuonano sulle prime pagine dei 3 quotidiani sportivi nazionali, che all’unisono gridano la voglia di VAR anche in Europa, dopo averla attuata in Italia. Secondo Tuttosport, inoltre, la Juventus si è caricata dopo la grandiosa prestazione del Bernabeu e ha capito che la Champions League non è soltanto un sogno e un miraggi, puntando pertanto alla conquista di Madrid 2019.
È questo il titolo della rosea, che chiede a gran voce l’utilizzo della tecnologia in Italia. Nell’articolo, si evidenziano le parole di Gianni Malagò, presidente del Coni, che ha affermato di avere un incontro in programma con il Presidente della Uefa, Ceferin, per perorare la causa VAR. “Troppe le sviste arbitrali in Champions ed Europa League per continuare su questa strada” – ammette la Gazzetta, analizzando non soltanto il rigore fischiato su Lucas Vazquez, ma anche altri errori arbitrali evidenti degli ultimi mesi – il presunto fallo di Rodriguez su Wellbeck, il gol annullato a Sané in Manchester City – Liverpool – e trovandosi in disaccordo, pertanto, sulla linea di Ceferin, che vorrebbe aspettare ancora. Su “Tuttosport“, inoltre, si sottolinea come la battaglia di Andrea Agnelli sia quella di portare il VAR in Europa già dalla prossima stagione.
Tuttosport, invece, mette in luce quanto sia cresciuta la consapevolezza della Juventus dopo la fantastica prestazione del Bernabeu. Ciò è stato sottolineato anche dalle parole di Andrea Agnelli: “Ci sono due club superiori, 4/5 al nostro livello, il resto sotto. Ma noi cresceremo ancora.”
“Insomma, i bianconeri sono pronti a una cavalcata verso Madrid 2019, dove si giocherà la prossima finale, al Wanda Metropolitano, il nuovo stadio dell’Atletico Madrid. In un calcio internazionale che vede almeno nove club con un fatturato superiore e alcuni di questi fortemente superiori, la via del club bianconero alla competitività è frutto della grande competenza della dirigenza, della grande capacità di formare un gruppo solido, del senso di appartenenza che si crea e che contagia tutti i nuovi giocatori che si aggregano alla squadra. Oltre al grande lavoro di Allegri che nei prossimi giorni incontrerà la dirigenza per confermarsi reciproca fiducia” – si legge sul quotidiano torinese.
Ma attenzione alle squalifiche però: oltre a Buffon, rischia Chiellini per il gesto dei soldi, anche se per lui farà fede il rapporto dell’arbitro Oliver. Secondo “La Stampa”, nello spogliatoio ci sarebbe stata una rissa accesa da Marcelo: potrebbero esserci provvedimenti per la prossima edizione della coppa.
Dopo il duro sfogo di Andrea Agnelli, ora a rischiare è Pierluigi Collina, incatenato alla poltrona di designatore UEFA da 8 anni. Su “Tuttosport” si legge: “Otto anni nei quali si è progressivamente allungato l’elenco degli arbitraggi che hanno, in vario modo e con vari effetti, danneggiato le squadre italiane.” Insomma, dopo questo pubblico intervento del presidente bianconero, la poltrona di Collina vacilla sempre di più; il presidente bianconero – che, ricordiamo, è a capo dell’ECA, la lega dei club europei – non è l’unico a volere un cambio di designatore ogni ciclo di Champions League, dunque ogni 3 anni. Per ora la UEFA non pensa a un cambio immediato, ma sicuramente c’è molto imbarazzo.
This post was last modified on 14 Aprile 2018 - 17:24