In una serata come l’ultima andata in scena allo Stadium c’è veramente poco da salvare. Una sconfitta così netta, troppo severa forse, ma pur sempre in linea con la triste realtà. In una serata come Juve-Real 0-3, le note positive possono essere veramente poche, quasi nulle. Se invece guardassimo tutto sotto la lente dell’ottimismo, vedremmo che, anche stavolta, qualcosa da salvare c’è. O qualcuno.
Che bel Rodrigo Bentancur
Qualcuno che si chiama Rodrigo Bentancur e di mestiere fa il centrocampista della Juventus. 20 anni e un oceano di possibilità davanti. 20 anni e quella personalità che serve per far diventare le possibilità opportunità e le opportunità concretezza. 20 anni e quell’esperienza che forse mancava per giocare Juve-Real, ma ci sono casi in cui mica è tutto l’esperienza. Casi in cui serve coraggio in mezzo al campo e, soprattutto, personalità da vendere, chiamiamola così.
Bene: martedì sera Rodrigo Bentancur ha giocato con personalità. E davanti aveva avversari di un certo tipo e dietro aveva la pressione di non dover far rimpiangere un certo Miralem Pjanic. Ovvio: di cose da limare ce ne sono e parecchie. Ma a 20 anni si può e si deve. In una squadra così, un talento così è la combinazione di un incastro perfetto. Un Rodrigo Bentancur così è una promessa bellissima.