Le attenzioni dei quotidiani di oggi, martedì 3 aprile 2018, sono tutte – o quasi – orientate all’andata dei quarti di finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Il match dell’Allianz Stadium è stato definito da Allegri una serata di gala, a prescindere dalla posta in palio e da chi effettivamente prevarrà. Ma andiamo a leggere più nel dettaglio notizie e approfondimenti presentati dai giornali in edicola.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
La Gazzetta dello Sport apre con una prima pagina che elogia Massimiliano Allegri, il “mago” che deve far sparire Cristiano Ronaldo, uno che in questa Champions ha segnato in ogni partita. E poi si elencano i motivi per cui l’impresa è possibile: in primis, i 180′ a disposizione dei bianconeri, visto che in gara unica i blancos sono quasi imbattibili. Le imprese di Allegri, poi, hanno dato fiducia all’ambiente: le vittorie contro il Borussia Dortmund, il pari di Madrid, il 3-0 al Barcellona, il successo di Wembley, i due gol al Monaco e, anche, la sconfitta – immeritata – di Monaco di Baviera. Scelta della formazione, turnover, gestione del match, motivazioni: sono queste le carte “segrete” di Max.
Ma se Allegri ha incantato l’Europa, Zidane in tre anni non ha perso un’eliminazione diretta. Juventus – Real Madrid è la grande sfida dei quarti, la più equilibrata, e non ci sarà da vergognarsi nell’affrontarla un po’ all’italiana. Anche perché il PSG – proprio in contropiede e sfruttando le fasce (Douglas Costa, ci sei?) – ha saputo mettere in difficoltà la corazzata di Zizou…
Juventus (4-3-2-1): Buffon; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Dybala, Douglas Costa; Higuain. All.: Allegri.
Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Isco; Benzema, Cristiano Ronaldo. All.: Zidane.
Ci sono poi le parole di capitan Buffon, chiamato alla solita analisi lucida prima di un match così importante: “Bisogna far fare a loro una gara complicata. E far emergere quelle che sono le nostre qualità migliori, esaltandoci. Non so se il Real è imbattibile, però siamo una squadra complicata da affrontare. Partiamo sfavoriti, il Real è la più forte del mondo, non è che si vada in giro a dire che la Juve ha il 50% di possibilità di vincere: la Juve ha qualche possibilità di vincere perché siamo ambiziosi e c’è gente che ha una grande storia e un bel presente. E perché non sempre vince il più forte.“.
CORRIERE DELLO SPORT
Juventus – Real Madrid è una sfida da 2 miliardi: questo, più o meno, è il valore delle due rose. Le emittenti presenti all’Allianz Stadium saranno 24, ma il segnale dell’incontro raggiungerà 98 Paesi in tutto il mondo. A Torino il Real non vince da quasi 60 anni: l’ultima volta è successo nel 1961-1962 e da allora ha totalizzato 6 sconfitte e 1 pareggio. Se a questo si aggiunge che nelle 32 partite giocate nelle coppe europee allo Stadium la Juventus ha perso solo contro il Bayern Monaco (0-2, stagione 2012-2013), si capisce perché il popolo bianconero ci crede.
A Cardiff la Juve sbagliò l’idea prima ancora della partita. Sbagliò l’idea di se stessa, pensò di poter giocare alla pari col Real Madrid e inevitabilmente perse. La Juve commise un errore che non fa parte della sua storia, anzi, è il nemico di tutta la sua storia. Pensò con spocchia (ampiamente condivisa dall’ambiente che la circondava in quei giorni, stampa compresa) di poter affrontare Ronaldo e Modric sul loro livello, sul loro piano tecnico. Lo ha riconosciuto di recente anche Buffon. E finché il Real Madrid accettò il livello della Juve, sembrò a tutti che la Champions potesse davvero tornare a Torino. Durò lo spazio di un tempo, finì con le saette di Cristiano.
TUTTOSPORT
È la rivincita di Higuain: quattro anni di Real Madrid, condizionati da una convivenza complicata con Benzema, prima dell’arrivo in Italia. E da lì, numeri clamorosamente a suo favore, tant’è che nella capitale spagnola in molti lo rimpiangono. Benzema, e non è un mistero, è uno dei giocatori maggiormente contestati dal sempre esigente pubblico blanco. Non gli viene perdonato il minimo errore, nonostante Zinedine Zidane e Cristiano Ronaldo lo difendano apertamente.
Ai tempi della coabitazione, 87 gol per il francese contro gli 86 dell’argentino, ma con ben 20 partite in più (183 a 163). E il confronto è proseguito dopo il divorzio: dal 2013 a oggi Higuain ha segnato 146 reti contro le 102 di Benzema, che sta vivendo una stagione quantomai controversa, visto che nella Liga ha realizzato appena 5 gol in 24 gare.