La Champions League raggiunta con la vittoria roboante contro il Sassuolo, la quadripletta di Bonansea, che arriva così a guardare tutte le marcatrici dall’alto in basso, l’ennesima vittoria consecutiva, il cammino sulla lunga strada dorata che prosegue allo stesso modo di Dorothy e la sua banda verso il meraviglioso mago di Oz. Tutto però passa in secondo piano quando si parla di Valentina Cernoia, 20 minuti nel finale di un match già vinto e stravinto.
Estate 2017: l’Italia affronta gli Europei in Olanda in un girone abbastanza difficile, con Germania, Svezia e Russia. La Russia dovrebbe essere l’avversaria più alla portata, ma all’esordio l’emozione fa un brutto scherzo alla squadra di Cabrini, che va sotto per due reti con grande facilità. L’ingresso di Bonansea smuove qualcosa, ma il risultato rimane sul 2-1, e quel gol all’ultimo minuto viene annullato per aumentare il rammarico. Serve qualcosa di più contro le campionesse uscenti della Germania: Cabrini opta per Valentina Cernoia dal primo minuto in campo. Dovrebbe essere una partita a senso unico ma le ragazze tengono bene il campo. Purtroppo però si ripeterà lo stesso risultato: altra sconfitta per 2-1 e azzurre eliminate dalla competizione.
Valentina esce al 73′ minuto per infortunio: si teme subito il peggio per lei. E così sarà: il ginocchio ha fatto crac. I tempi di recupero sono lunghissimi e chissà in che modo potrà tornare in campo. Nonostante ciò, la Juventus decide di puntare su di lei, ex capitano del Brescia, centrocampista capace di giocare sia al centro che sulla fascia e di alternare ottimamente le fasi offensive a quelle difensive. Si tratta di una giocatrice che è meglio avere dalla propria parte anziché contro. L’unico problema è il tempo: quanto si dovrà aspettare prima di rivederla con un paio di scarpini addosso?
La Juventus Women prende forma tra tanti dubbi e speranze, il gruppo si amalgama con grande facilità e i risultati che ne conseguono sono impressionanti: solo vittorie contro chiunque. I gol subiti sono a malapena quattro, e tutti su calci piazzati. I gol fatti invece fanno quasi venire le vertigini: 85 tra campionato e Coppa Italia, e ancora la stagione non è finita. Di Valentina per il momento, nessuna traccia. Lei è lontana, fuori dalle luci della ribalta che stanno illuminando le ragazze di Guarino. Lei è fuori, deve recuperare per tornare in campo.
Mi è capitato di vederla una volta uscire dagli spogliatoi dopo una partita delle Women (abbiate pazienza ma non ricordo quale): coach Guarino l’ha salutata, le ha detto qualcosa prima di concedersi alle nostre domande. Sembrava davvero una che aveva appena finito di giocare: sguardo stanco, borsa in spalle. Ma era solo un’illusione, lei non era neppure in panca. Spesso abbiamo chiesto a Rita quando poteva tornare, ci veniva sempre risposto che mancava poco, sempre meno. Già, ma quanto?
La numero 7 ha finalmente trovato una padrona, debuttando sabato 21 nella trasferta di Sassuolo. Era giusto che la sua prima convocazione in bianconero coincidesse con l’esordio. Giusto una ventina di minuti, niente di più. Il giusto per poter dire al mondo: “Eccomi, sono tornata!”. Il caso vuole che adesso sia Pasqua, che bisogna stare fermi ancora. Proprio adesso che era arrivato il momento di rientrare a pieno ritmo! Ma il caso ha voluto anche che la prossima partita sia quella contro il Brescia: sarà la partita che deciderà chi vincerà lo scudetto (non matematicamente ma quasi). Potrebbe essere la prima a Vinovo. La prima da ex, dopo anni di soddisfazioni e gioie con la fascia da capitano. Sarà difficile affrontare la situazione, qualsiasi cosa succeda. Ma è bello sapere di poter partecipare.
This post was last modified on 4 Aprile 2018 - 19:03