Se non si scansano, fanno a Spal-late

Ebbene sì: la Juventus non può vincere con tutte le squadre. La lezione di stasera dice questo: la Spal, che due anni fa rivaleggiava con il Pisa per la vittoria del campionato di Lega Pro, oggi trova la giornata della gloria contro i bianconeri. Uno stadio Mazza pieno all’inverosimile per una sfida che mancava dagli anni ’60, un sentimento di orgoglio ben rappresentato dal pubblico e dalla squadra, gagliarda e indomita fino alla fine.

Il 4-2-3-1 di Max Allegri oggi non è stato efficace: pochi i tiri in porta, poche le volte in cui la Juventus si è resa davvero pericolosa. Una partita da “vorrei ma non posso”, guardare ma non toccare. Vincere ma non segnare. Lo 0-0 finale è il frutto di un match in cui nessuna delle due squadre ha preso il sopravvento, nessuna delle due è riuscita ad imporre il proprio predominio. Le statistiche possono dire che c’è stata più Juve che Spal, questo sì: più tiri, più possesso palla, più occasioni. La sensazione però è che al fischio finale di Massa il risultato non sia poi così bugiardo.

Certo la Spal non ha fatto un tiro in porta: frutto di una difesa che oggi non ha fatto passare niente e nessuno (e in questo caso suona decisamente male l’infortunio sul finale di Chiellini). Ciò che è mancato stasera è la cattiveria, quella che ti permette di vincere le gare più brutte. Oggi è mancato l’affondo, i denti sul collo dell’avversario quando i giochi sembrano fatti.

Se Douglas Costa con la sua velocità ha portato un po’ di imprevedibilità là davanti, la coppia Dybala-Higuain non ha certo brillato: il primo è apparso evanescente palla al piede, sbagliando più di una conclusione, mentre il secondo ha stoppato decisamente il suo momento di grazia, in cui o segnava o metteva a referto qualche assist. Dietro sono arrivati pochi aiuti ad esser sinceri: non bene Pjanic e neppure Matuidi, molto altalenante da quando è rientrato dall’infortunio.

All’indomani del sorteggio di Champions League, il popolo bianconero già si interroga sulle sorti del 3 aprile, quando l’avversario sarà lo spauracchio Real Madrid. “Se non si vince con la Spal come si fa a battere il Real” è il pensiero che ha la maggior parte dei tifosi in questo momento. Eppure da qui al 3 mancano 17 giorni. Quante cose possono cambiare in così poco tempo. Anche l’anno scorso la Juve doveva soccombere contro il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar. Eppure la storia può cambiare.

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