Rassegna stampa – I titoli dei quotidiani stamani in edicola sottolineano, a ragion veduta, il sorpasso bianconero ai danni del Napoli. Seppur con una partita in meno, infatti, la Juventus si è presa il primo posto in classifica: mercoledì, contro l’Atalanta, la formazione di Allegri può allungare a +4. Ampio spazio, poi, dedicato allo struggente ricordo di Davide Astori al Franchi di Firenze: l’occasione giusta per usare un ossimoro, definendo “assordante” il silenzio – di rispetto – che ha caratterizzato l’intera sfida tra Fiorentina e Benevento.
Toccanti, inoltre, tutti i minuti di raccoglimento negli stadi: emblematica l’immagine di Buffon in lacrime in panchina. Il portierone bianconero aveva già commosso tutti con uno splendido messaggio sul proprio profilo Instagram.
La Gazzetta dello Sport riporta le parole di Maurizio Sarri nel post Inter – Napoli: “Scudetto? Non siamo noi obbligati a vincere. Non siamo né i più ricchi né i più forti d’Italia, dobbiamo solo fare il meglio.”.
Poi, pagine tutte per la doppietta di Dybala, che proietta la Juventus in vetta alla graduatoria. È l’uomo ovunque dei bianconeri: 87 palloni giocati, 2 occasioni create, 2 falli subiti e, dulcis in fundo, 2 (bellissimi) gol. E poi sentenzia: “Lo scudetto dipende da noi“.
Il Corriere dello Sport, invece, presenta un focus su Dybala e le sue punizioni: 8 su calcio piazzato da quando gioca con la Juve in Serie A e 3 in questo campionato (secondo solo a Messi, che è a quota 5).
Retroscena sul rigore, poi, riportato da Tuttosport, con Paulo che parla di “compañerismo“: “Tra me e Gonzalo tira chi non ha già segnato“. Con buona pace di Allegri…
Gigi di Biagio, ct della Nazionale italiana per le prossime due amichevoli, ha parlato del suo omonimo Buffon, sottolineando come il portierone della Juventus serva alla squadra sia dentro che fuori dal campo. Ergo: magari non giocherà, ma la sua presenza nello spogliatoio è indispensabile, secondo Di Biagio.
Giuramento al Franchi dei 30.000 tifosi della Fiorentina: splendida la coreografia mostrata al minuto numero 13 (numero di maglia di Astori), così come altamente suggestivo è stato il silenzio che ha accompagnato la sfida contro il Benevento. E poi il gol di Vitor Hugo, sostituto naturale di Astori, col numero 31 sulla schiena. Che, dopo il gol, si mette sull’attenti per il suo capitano. “Se non possiamo più giocare con te, giocheremo per te“, ha assicurato nel post-gara: c’è qualcosa di magico in tutto questo.
Tuttosport prova a chiarire, infine, la situazione di Emre Can, pupillo di mercato di Marotta e (soprattutto) Paratici. I contatti dei bianconeri con l’entourage del calciatore sono quasi quotidiani, ma la firma continua a slittare.
Stando a quanto filtra dalla Germania, il mediano dei Reds resta molto più che interessato all’ipotesi Juve, ma i pesanti inserimenti di Bayern Monaco e Real Madrid stanno facendo riflettere il tedesco.
I dirigenti juventini, forti della parola incassata negli scorsi mesi, continuano ad avere molte chance di aggiungere Emre Can alla nutrita lista dei parametri d’Oro degli ultimi anni (Pirlo, Llorente, Pogba), però di certo la concorrenza di due super potenze come Real Madrid e Bayern non può essere sottovalutata.
This post was last modified on 12 Marzo 2018 - 17:48