Capita spesso di riuscire a sentirsi addosso una nuova carica, una nuova linfa in grado di farti vivere le sfide in modo diverso, senza dubbio migliore. Kwadwo Asamoah sta vivendo esattamente questa fase: quella della vecchia pagina appena girata e della nuova tutta da scrivere. Basta un flashback nemmeno tanto lontano: la partita con l’Atalanta di Coppa Italia.
Senza dubbio uno dei migliori in campo nella serata che ha portato la Juventus a conquistare la finale di Roma. Il ghanese è stato in grado di bilanciare al meglio due elementi che lo contraddistinguono: forza e pragmatismo.
Forza quando accelera, quando salta l’uomo e dribbla. Pragmatismo quando difende, fa muro, si impone sull’avversario e gli fa capire che non sarà una serata facile. Perché, nonostante tutto, Asamoah sarebbe in grado benissimo di gestire la sua maglia da titolare in questa squadra. E pensare che in questo cambio di posizione l’ha interiorizzata completamente. Proprio lui, nato interno, sembra essersi naturalizzato. ormai, sulla fascia. Tutti gli indizi, dunque, portano ad una conclusione importante: Kwadwo Asamoah potrebbe essere veramente l’arma nascosta di questa Juventus. Quella da tirare fuori quando meno te lo aspetti e cogliere di sorpresa l’avversario. E, in un 4-3-3 così, pare danzarci a meraviglia.
This post was last modified on 2 Marzo 2018 - 19:49