Champions League, Var dalla prossima edizione? Ecco la risposta dell’UEFA

Vi immaginate se la Var fosse esistita anche in Champions? Magari Mijatovic, nella finale del 1998, sarebbe stato fermato in fuorigioco o, magari, nel 2015, sarebbe stato assegnato un rigore su Pogba sull’1-1. E, per finire, a Cardiff Cuadrado non sarebbe stato espulso in seguito alla ridicola sceneggiata di Sergio Ramos, anche se probabilmente sarebbe cambiato poco ai fini del risultato. Supposizioni che, anche in futuro, saranno destinate a rimanere tali. Il presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin, dal Congresso di Bratislava, ha bocciato l’introduzione della tecnologia in campo in Champions League.

CEFERIN BOCCIA IL VAR IN CHAMPIONS LEAGUE

“Nessuno ancora sa esattamente come funziona. C’è ancora molta confusione: così il presidente dell’UEFA descrive l’iniziale utilizzo del Var. In Italia, infatti, il giusto utilizzo della tecnologia resta ancora un pianeta tutto da scoprire. Quando intervenire? Quando no? In sei mesi di Serie A ne abbiamo viste di cotte e di crude, dal mani di Calabria e Bernardeschi fino al fallo di Lichtsteiner avvenuto quasi un minuto prima del gol, senza tralasciare il rigore concesso al Genoa nonostante il fuorigioco di Galabinov.

“Io non sono affatto contrario, ma c’è bisogno di spiegare meglio quando usarla. Vedremo alla Coppa del Mondo”. Il prossimo Mondiale in Russia sarà un banco di prova fondamentale per l’introduzione del Var. Se si riuscirà ad utilizzarlo con efficienza ed intelligenza, sarà possibile allora vederlo un giorno anche nei martedì e mercoledì europei. In caso contrario, sarà molto dura convincere Aleksander Ceferin.

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