Il calcio è una delle migliori vetrine che il mondo conosce, anche a livello politico e culturale. Non lo si scopre certo oggi, ma fa notizia dire che il regime attualmente più temuto del mondo, quello di Kim Jong-Un e della sua Corea del Nord, possa in qualche modo avere a che fare con la Juventus in un prossimo futuro. Tutto questo grazie a un attaccante attualmente in forza al Cagliari, l’ormai noto Han, e ad un particolare interlocutore che grazie alle sue relazioni estere si è fatto conoscere in tutto il mondo: stiamo parlando del senatore Antonio Razzi.
Ecco ciò che ha detto il tifoso bianconero Razzi, idolo (neanche troppo suo malgrado) del web, e conoscitore delle delicate questioni legate all’estremo Oriente, riportate dal Corriere dello Sport: “Han è destinato a diventare sempre più un ambasciatore di pace del suo Paese. Un razzo di pace e lo dico io che mi chiamo Antonio Razzi. Nel 2014 abbiamo incontrato i vertici della federcalcio nordcoreana, spiegando loro chi fossimo e che cosa facessimo. Quando abbiamo visto per la prima volta Han in azione, io e Luis Pomares, il nostro caposcout, non abbiamo nemmeno avuto bisogno di parlarci. Han è uno alla Icardi, ha il gol nel sangue“.
Prosegue il senatore: “Kim Jong-Un è un grande appassionato di calcio. Quando studiava in Svizzera, andava in incognito a San Siro per seguire Inter e Milan. Han alla Juve sarebbe un eccezionale testimonial di pace per la Corea del Nord che, grazie ai Giochi di PyeongChang, è stata protagonista del riavvicinamento con la Corea del Sud. Grazie a questo ragazzo, il Cagliari e la Sardegna, così come Perugia durante l’esperienza umbra del giocatore, sono diventati molto conosciuti in Corea del Nord. Considerata la notorietà planetaria della Juve, celebre anche in tutta l’Asia, il primo calciatore nordocreano che indosserà la maglia bianconera la renderà ancora più seguita“.
L’interesse della Juve pare essere concreto in ogni caso, al di là di quello che potrebbe comportare per il futuro scenario (se vogliamo anche politico): “Sono tifoso della Juve, in ottimi rapporti con Marotta. In tempi non sospetti, gli ho mandato un sms: ‘Tieni d’occhio Han, è uno da Juve’. Lui mi ha risposto: ‘Lo stiamo valutando’. Ora credo l’abbiano valutato bene: una volta raggiunto l’accordo con il Cagliari, lo porteranno a Torino. Conto di tornare a Pyongyang in settembre, per i 70 anni della Repubblica Popolare Democratica: non mi stupirei se, con Han in bianconero, il governo nordcoreano invitasse la Juve a giocare a Pyongyang, nello stadio del Primo Maggio che ha una capienza di 115 mila posti. Lo sport è il più efficace strumento di pace che esista“.