Possiamo finalmente dire che il giovane difensore ex Empoli sia ormai pronto ad essere impiegato con più continuità? Da anni si attende la consacrazione di Daniele Rugani, e quando sembra che Allegri si decida a farne un uso più ampio puntualmente il numero 24 si vede costretto a ritrovare il suo posto in panchina. L’addio di Bonucci poteva costituire un trampolino di lancio importante alla vigilia della stagione, ma ancora una volta le gerarchie sono state ribaltate in favore di qualcuno più esperto come Benatia.
LA SFORTUNA DI CHIAMARSI RUGANI
E così, il povero Daniele ha dovuto forzatamente accettare la sua condizione di riserva. Tuttavia, le stagioni bianconere sono sempre ricchissime di impegni e la possibilità di far affidamento su tanti elementi validi diventa condizione necessaria per il raggiungimento di risultati di spessore. L’occasione di Rugani sta tutta qui, nel distinguersi nelle rare occasioni in cui la fitte competizione si fa meno stringente e tutti possono ritagliarsi uno spazio da protagonisti. L’ex Empoli, oggi, ha dato prova di essere più di una semplice riserva, e di potersi rendere giocatore più che funzionale alla causa bianconera. Non un semplice rimpiazzo, ma un vero e proprio leader difensivo. Navigato, attento, scrupoloso.
LA FOTOGRAFIA DELLA PRESTAZIONE
L’ospite – Belotti – non era propriamente uno da sottovalutare, eppure lui se l’è cavata benissimo. Ha retto l’urto fisico e si è dimostrato più che pronto a sostenere prove più ardue. Emblema dello spessore della sua gara, e del fatto di meritare più di una semplice panchina, è la gestione del contropiede portato avanti da Belotti e Obi su errore di Douglas Costa. Il 24enne, con un pizzico di incoscienza, frutto senza dubbio della scuola che alcuni veterani gli stanno facendo frequentare, ha ritardato le mosse dei due avversari riuscendo a non sbilanciarsi mai nella marcatura dell’uno o dell’altro, inducendoli alla fine all’errore. Certo, se Belotti avesse controllato meglio quel pallone al limite dell’area forse parleremmo d’altro. La fortuna, però, aiuta gli audaci, e lui, nel gestire il due contro uno, di audacia ne ha dimostrata tanta.
Benatia e Chiellini sono ormai coppia perfettamente rodata. Il Marocchino ha preso a tutti gli effetti il posto dell’ex numero 19, ma la sensazione è che Rugani possa e debba essere messo nelle condizioni di dare di più. Di crescere ulteriormente e diventare un titolare. Il tempo passa anche per Chiellini ed avere una soluzione pronta all’uso in casa deve essere l’imperativo per dare continuità ai successi. Daniele è pronto: dopo due anni è ora di avviare questo processo di crescita!
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