Il giovedì della Juventus è ‘na roba assurda

Questo giovedì è uno spartiacque davvero strano. Insomma, siamo reduci da una settimana in cui si è parlato di tante cose: arbitri, VAR, gioco, infortunati, rimonte, forza della squadra, calo di prestazione… e adesso ci troviamo in questo giorno di calma apparente in cui, dopo aver esaurito la maggior parte degli argomenti a nostra disposizione, a rimanere attoniti. C’è bisogno di fare un grande sforzo per trovare qualche spunto interessante il giovedì pomeriggio: la Juventus non gioca l’Europa League, e quando non ci sono partite infrasettimanali o match del venerdì, la spremitura delle meningi è l’unica soluzione attuabile.

Personalmente il fatto più rilevante di questo giovedì calcistico sarà la partita dell’Atalanta allo stadio del Borussia Dortmund, in quell’Europa League che tanto NON manca alla società bianconera. Vi confido una cosa: da quando collaboro per una testata giornalistica che si occupa solo (o quasi) di Juventus, guardo le partite di Buffon e compagni con un occhio molto più clinico di prima. Non penso più a cose tipo “dai ragazzi, forza!”, penso piuttosto all’editoriale che seguirà la partita, all’argomento da trattare. Non mi piace essere mainstream; ad esempio se Dybala fa una tripletta non mi piace parlare di lui. Non so, lo trovo scontato. Ovvio che se ne deve parlare, ma se proprio c’è questo obbligo preferisco che se ne occupino gli altri. Io amo andare alla ricerca del particolare, di ciò che penso non si parlerà.

Il giovedì è un giorno strano per fare gli editoriali, spesso c’è da cavare il sangue dalle rape, ammesso che le rape abbiano il sangue al loro interno. Bisogna sempre inventarsi qualcosa. Oggi è andata così, chissà il prossimo giovedì.

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