LE PAGELLE/ Juve-Tottenham: prima l’illusione, poi la beffa

PAGELLE JUVE TOTTENHAM – Febbraio è quel mese in bellissimo unicamente perché torna la Champions! E lo Stadium lo sa bene. Un’attesa estenuante quanto intrigante e quella musichetta che fa battere il cuore sempre un po’ più forte. Juventus-Tottenham è stata un’altalena di emozioni. Pronti, via e girata al volo di Higuain che raddoppia di rigore poco dopo. Ma gli inglesi non mollano e trovano il 2-1 con Kane. Nel finale di primo tempo, il Pipita manda sulla traversa il 3-1. Nel secondo tempo, il Tottenham trova il pareggio.

PAGELLE JUVE TOTTENHAM

BUFFON 5 – Ci mette la firma nei primi minuti, bloccando un colpo di testa violento quanto preciso di Kane. Sbaglia nel posizionare la barriera nell’occasione della punizione del pareggio.

DE SCIGLIO 6,5 – Tutto sommato una prestazione buona per il terzino bianconero che cerca di contenere gli attacchi degli inglesi.

BENATIA 5,5 – Non è mai facile quando l’avversario non ti lascia punti di riferimento, ma il difensore bianconero si permette qualche distrazione di troppo.

CHIELLINI 5,5 – Salva in occasione di più di qualche azione pericolosa nei primi minuti, poi sbaglia anche lui. Serata NI.

ALEX SANDRO 5,5 – Prestazione senza incidere anche per il brasiliano che non riesce a dare ordine, nè a ad imporsi nella sua area di competenza.

PJANIC 5,5 – L’impostazione è compito suo, come sempre. Ma stasera Miralem esce spesso male sulle uscite da dietro, mettendo in difficoltà la squadra.

KHEDIRA 5 – Meglio nella prima frazione di gioco, poi si perde un po’, anche a causa di qualche problemino fisico.

DOUGLAS COSTA 6,5 – Mezzo voto in più per il rigore conquistato e non finalizzato da Higuain. Per il resto, niente di speciale.

BERNARDESCHI 6,5 – Ottimo anche lui nell’azione del primo rigore e abbastana propositivo, soprattutto con i tiri dal limite.

MANDZUKIC 5 – Lotta e recupera quando la squadra viaggia bene, poi si spegne anche lui e il gioco ne risente.

HIGUAIN 6,5 – Pronti, doppietta e via. Ma poi sbaglia il rigore che poteva chiudere tutto. Gioie e dolori.

ALLEGRI 6 – Deve lottare con le assenze, cambia modulo, ci prova e quasi vince. Peccato per il calo di tensione e di concentrazione generale.

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