Il cambio di modulo in vista di Juventus-Tottenham che ormai sembra notizia certa, ossia il passaggio da un 4-3-3 che sembrava quasi scontato ad un 4-2-3-1 che suona come un ritorno al passato (praticamente manca da quando Dybala si è infortunato), è una decisione tutt’altro che “forzata”. L’assenza pesantissima di Matuidi purtroppo si farà sentire: il pupillo di Allegri è una pedina necessaria del suo scacchiere, e ora che per un mese non potrà scendere in campo è ancora più necessario trovare un degno sostituto.
Marchisio, Sturaro, Bentancur… i sostituti nel ruolo a centrocampo di Matuidi non mancano di certo. Anche se con caratteristiche diverse, i tre sopra citati sono perfettamente in grado di prendere il posto del francese. Tuttavia, l’opzione più vicina al pensiero di Allegri è appunto quella di lasciare a centrocampo la sola coppia formata da Khedira e Pjanic, e favorire maggior apporto tecnico all’attacco: insomma, fuori Matuidi, dentro Bernardeschi.
Dopo tanta gavetta e tanto lavoro sul campo, Federico Bernardeschi si è finalmente conquistato Allegri. Lo possiamo dire per certo. L’assenza di Dybala ha in parte favorito questa ascesa, ma il maggior merito va all’ex viola. Che non si è mai arreso, che non ha mai smesso di lottare, anche negli spezzoni di partita in cui il mister lo utilizzava all’inizio.
Alla Juve si sente a casa, parole sue, e questa sicurezza è dimostrata dalla facilità con cui è sceso in campo nella partita più difficile per lui, al Franchi, segnando un gol tanto bello quanto decisivo. Il rientro di Paulo è vicino, ma Bernardeschi sa che non deve più temere di restare segregato più del dovuto in panca. Stasera toccherà ancora una volta a Fede, e non c’è dubbio che farà la sua parte, sperando nel modo migliore possibile.
This post was last modified on 13 Febbraio 2018 - 20:48