Ripartire: è questo l’unico obiettivo per la nostra Nazionale. Per farlo, però, serviranno uomini credibili ai vertici ma anche un allenatore capace di ricostruire quanto è stato rotto in quella notte di San Siro. Non a caso, il candidato numero uno per prendere in mano le sorti degli Azzurri è Carletto Ancelotti. L’ex allenatore di Milan e Juventus – tra le altre – potrebbe essere l’uomo giusto per riportare la Nazionale dove le compete. Lui, però, potrebbe non pensarla allo stesso modo. Ecco la sua intervista tratta dalle pagine odierne del Corriere dello Sport.
“Il commissariamento? Preferisco parlare del calcio giocato. Io Ct dell’Italia? Resto della mia idea: prima serve chiarezza, poi ci penserò. Il mio obiettivo rimane comunque allenare una squadra di club“.
Anche quest’anno la Juventus parte con l’obiettivo di portare a casa la Champions League. Obiettivo che per due volte negli ultimi tre anni è svanito solo a giugno, quando i bianconeri si trovavano a tanto così dal titolo. “Quest’anno arrivare a Kiev non sarà facile, la lotta è più ampia. La difesa è la forza della Juve, solida e continua, che difficilmente sbaglia una partita e ancor più difficilmente un periodo. Anche quando trova problemi sul campo riesce a portare a casa il risultato perché ha un’assoluta solidità difensiva. Con il Tottenham però non sarà facile. Harry Kane è tra i migliori insieme ai soliti Messi, Neymar, Cristiano Ronaldo, Lewandowski, Suarez, Cavani e aggiungerei anche Mbappé”. In campionato, invece, è sempre più lotta a due. Chi la spunterà? “Il Napoli ha un punto in più, ma quando la Juve ha fame è sempre difficile da fermare. In campionato la squadra di Sarri vola, ha un attacco fortissimo. La Lazio è la sorpresa, ha entusiasmo e qualità in tutti i reparti”.