Un Buffon visibilmente emozionato viene intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa: inevitabile attraversare una carriera strepitosa che tutti hanno ammirato in questi venti anni di parate, gioie e vittorie. Il compleanno di Buffon, 40 anni tra vecchi ricordi, video e sorprese; ecco un sunto di quanto detto in trasmissione.
“Ho avuto tanto e tanto ho dato. In Nazionale mi acclamano molto, ma anche con la Juve, magari in stadi che vengono considerati ostili a noi, devo dire che vengo accolto molto bene. L’affetto dei tifosi mi ha dato tanta forza, al di là della facciata da eroe che tutti noi vestiamo, c’è anche un po’ di umanità e fragilità, qualche volta una pacca sulla spalla fa bene. Cosa significa essere portiere? Il ruolo del portiere è un ruolo di grandissima responsabilità: in certi momenti la parata vale di più, senti il pubblico soffrire e quando pari senti la soddisfazione salire ai massimi livelli. Ho fatto 23 anni in A ma anche una in B, ci tengo a ricordarlo. Un match che vorrei rigiocare? La finale col Real Madrid e quella con la Spagna nell’Europeo 2012, sono le uniche partite in cui la mia squadra non giocò come sapeva. Non ho auspici per il futuro del calcio italiano, se non che venga fatto tutto il bene per esso. Mi auguro ci sia spazio per Damiano Tommasi per far sentire la voce dei calciatori. In futuro mi immagino in qualche ruolo calcistico, penso che adesso non si possa sapere, quando smetterò di giocare mi dovrò prendere 5-6 mesi sabbatici e poi vediamo cosa succede“.
Tra le molte persone che hanno voluto fare gli auguri al numero uno bianconero anche Marcello Lippi, che lo ha avuto sia alla Juve che in Nazionale:
“Nessuno vuole che smetta di giocare, neppure io! Avrà 40 anni ma ha la saggezza dei grandi e la carica a pallettoni dei giovani, perché deve smettere?”
Già Gigi, perchè?
This post was last modified on 29 Gennaio 2018 - 10:14