La Juventus di fine 2017 è totalmente diversa da quella che ha incominciato la stagione. I risultati sono tornati ad essere quelli di sempre e i presupposti per un anno ricco di soddisfazioni, ci sono tutti.
Da quando Allegri è tornato al centrocampo a tre, punto cardine del suo primo anno e mezzo a Torino, la squadra ha subito e concesso pochissimo agli avversari. I dati sono impietosi: 22 gol subiti nelle prime 22 partite, mentre uno solo nelle ultime sette tra campionato e coppa Italia.
Con una mediana più folta, la protezione nei confronti della difesa è aumentata. I titolari bianconeri, però, sono bravi anche ad offendere ed interpretano la doppia fase alla perfezione.
Il regista bosniaco detta i tempi, il francese insegue ogni pallone e il tedesco si inserisce. Un tifoso non potrebbe chiedere di meglio dal suo centrocampo.
I tre hanno giocato insieme solamente 460 minuti e, dato curioso ma importante, la Juventus non ha subito neanche un gol.
Khedira, se non tartassato dagli infortuni, non smette mai di ricordare a tutti la sua caratura internazionale. L’intelligenza ed il modo di farsi trovare sempre al posto giusto lo rendono insostituibile. Matuidi può essere definito il miglior acquisto della stagione, per ora. Polmoni, corsa e tanta quantità. Miralem, ormai regista a tutti gli effetti, deve mantenere la concentrazione sul match per 90 minuti. Raggiunto questo traguardo, sicuramente diventerà un campione affermato.