Immagino che la notizia sia di dominio pubblico: quest’anno tornerà Holly e Benji. Non la solita replica con la sigla che comincia con quel “naa naa narananaaa naaa…”, ma una nuova serie, nuove tecnologie, nuove animazioni, tutto dannatamente eccitante. Ovviamente si dovranno rivivere le epiche sfide tra la New Team e la Muppet, che poi diventerà New Team contro Toho, fino alla nazionale giapponese. Rivivremo tutto con una nuova grafica che ci farà diventare ancora più piccoli, di nuovo. In fondo, quando si tratta di Holly e Benji, oppure di Dragon Ball, non c’è trentenne che resista: dobbiamo fiondarci in tv.
Bella domanda, soprattutto lecita. Beh, sarò molto onesto: nella vita bisogna essere originali e fantasiosi. La fantasia è il motore che fa partire le emozioni migliori, quelle pure, sincere, che ti si attaccano al corpo e vorresti che non si staccassero più. Un po’ come la palla di Oliver Atton, “il pallone è il mio migliore amico!” : quante volte l’abbiamo detta anche noi quella frase? Non certo perché fosse davvero un amico, ma perché lo sentivamo dire da lui e lo ripetevamo a pappagallo, certo. Ma non roviniamo l’atmosfera, continuiamo a sognare. Un ragazzino con un sogno, come tutti noi: diventare un calciatore fortissimo. Lui ci era riuscito e milioni di bambini (compresi quelli che stanno leggendo adesso) hanno provato a seguire le sue orme: alcuni con successo, molti altri si sono dati ad altro. Chi nella Juve si avvicina di più a questo campione è senza dubbio Paulo Dybala: la numero 10 a coronamento di un sogno, ma anche quella carica da trascinatore, quell’essere decisivo (non sempre in realtà ma ci si può lavorare su) e quella caterva di gol che può far brillare gli occhi come il fuoriclasse giapponese.
I personaggi del cartone animato sono tantissimi, i giocatori della Juventus sono tanti; inutile trovare ad ognuno un suo sosia, rimarrebbe qualcuno scoperto. Alcuni però è impossibile non citarli, come ad esempio Benji Price; indovinate un po’ chi può essere nella rosa bianconera? Banale e scontato dire Buffon: due portieroni capaci di qualsiasi parata, titolari inamovibili. Tra l’altro potrebbe essere divertente mettere a paragone le riserve di lusso Ed Warner e Szczesny: titolari ovunque, panchinari dietro ai magnifici due. Se però il capellone Warner può essere schierato in attacco, sarà estremamente difficile vedere il polacco come punta. A meno che Allegri non si trasformi nel buon vecchio Jeff Turner, noto anche come “l’ubriacone” che allenava Mark Lenders. Su di lui ho qualche dubbio; per ruolo sarebbe assolutamente Higuain: potente, insaziabile, una macchina da gol. Per rabbia e cattiveria agonistica però, è assolutamente un Mandzukic. A voi la scelta. Interessante (opinione del tutto personale) una similitudine tra Bruce Harper, una vita a prendere mazzate e randellate, e Stefano Sturaro: non pensate che i due abbiano molto da condividere?
No, è impossibile dimenticare chi ti segna l’infanzia. Che sia un Clifford Yuma piuttosto che i gemelli Derrick con la loro Catapulta Infernale. Ma come detto prima, era scontato che qualcuno rimanesse fuori. E poi, purtroppo per tutti, c’è una vita che va avanti, una realtà che ci fa svegliare. Dannazione, non ho più otto anni. Ancora cinque minuti mamma, voglio vedere come va a finire…
This post was last modified on 10 Gennaio 2018 - 22:23