Dopo il polverone alzatosi nel post partita di Cagliari-Juve per alcuni episodi arbitrali fortemente contestati, la parola è oggi passata al giudice sportivo. Aldilà del rigore non concesso ai sardi per il fallo di mano di Bernardeschi, l’attenzione del giudice è stata rivolta a tre episodi relativi agli episodi – in campo e non – di sabato sera. In particolare, sono finite sotto la lente di ingrandimento le parole del presidente cagliaritano Giulini, le offese razziste rivolte a Matuidi e la gomitata di Benatia rifilata a Pavoletti.
LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
GIULINI – Ammenda da 10 mila euro e diffida per il presidente della società sarda per “avere, al termine della gara, negli spogliatoi, proferito espressioni offensive nei confronti del VAR“.
CORI RAZZISTI VERSO MATUIDI – Nessun provvedimento invece rivolto verso la tifoseria cagliaritana dopo i cori offensivi indirizzati a Matuidi. Delibera il giudice che “le medesime espressioni non risultano essere state percepite né dal Direttore di gara né dai collaboratori della Procura federale né dal GOS, come da relazione depositata agli atti di questo Ufficio, e pertanto, visto l’art. 11 comma 3 CGS, non possono essere oggetto di sanzione”.
CONTATTO BENATIA-PAVOLETTI – Le proteste della società rossoblu derivano anche dalla matrice con cui è partito il gol del vantaggio di Bernardeschi. Si contesta, infatti, un gomito fuori posto di Benatia sul contrasto aereo con Pavoletti. Per dovere di cronaca, bisogna ricordare che l’arbitro ha concesso per l’occasione il vantaggio al Cagliari che poi, persa palla, ha subito il gol dalla Juventus. Anche per questo motivo il giudice sportivo, affidandosi alle motivazioni dell’arbitro Calvarese, ha deciso di non intervenire sull’accaduto. “Al 28’ del secondo tempo della gara Cagliari-Juventus del 6/1/2018 ho visto e valutato uno scontro aereo per la contesa del pallone tra Benatia e Pavoletti, come un normale fallo di giuoco a favore del Cagliari. Considerando che immediatamente il pallone è andato ad un compagno di squadra del Pavoletti ho applicato il vantaggio che poi si è concretizzato”.
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