Un solo e irrinunciabile diktat: tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Dovrebbe valere come regola, vale e come nelle regole della Juventus in generale, di quella di Allegri in particolare. Tutti contano tantissimo, relativamente.
LA MANO DI ALLEGRI
Quello che a volte sfugge a molti, è il fatto che la squadra venga sempre e comunque prima di ogni altra cosa. “Il tutto è più della somma delle singole parti” recitava il principio fondante della psicologia della Gestalt. Nel tutto ci sarà sempre e comunque qualcosa in più, qualcosa appunto che va oltre la somma dei componenti.
Mai teoria fu più appropriata per desrivere la Juventus di Allegri. Il tutto, la squadra, deve essere il più e per questo viene prima di qualsiasi componente. Quei numeri, quei nomi dietro le maglie incidono sulle scelte ovvio, ma il Mister non è di certo un tipo che si fa problemi con le esclusioni eccellenti.
Dybala e Higuain lo sanno bene e lo hanno vissuto sulla propria pelle. Chi non è al top, fisicamente e mentalmente, non gioca e l’avversario, pure quello, conta poco. Un bel bagno d’umiltà, a volte, è la soluzione migliore per tornare a mordere.
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