Uno dei talenti cristallini del nostro calcio. Federico Chiesa ha praticamente fatto innamorare tutti con le sue giocate e il suo spirito di sacrificio. L’esterno offensivo della Fiorentina si racconta sulle colonne de Il Corriere della Sera. Dal suo debutto in Serie A fino a quelli che sono i suoi obiettivi.
“Paulo Sousa? Mi ha fatto esordire alla prima giornata sul campo della Juventus, che a Firenze non è una partita come le altre. Un’esperienza indimenticabile e un atto di grande fiducia. E pensare che ero già contento di essere entrato nell’elenco dei convocati. Difficile raccontare cosa ho provato. Di sicuro non lo scorderò mai. Un giocatore vero? Vero ancora no. Sa cosa dice mio padre? Che diventi giocatore quando hai trecento partite in serie A. Io ho appena tagliato il traguardo delle cinquanta con la Fiorentina”.
“Bernardeschi ha scelto un’altra strada? Mi dispiace che sia andato via, ci sentiamo ancora. Non gioca tantissimo, ma è contento e si impegna allo spasimo. Sono pronto a scommettere che diventerà un grande campione. Napoli, Inter, Juve e Psg su di me? Piacere a così tante squadre mi rende orgoglioso. Ma ho firmato sino al 2022 perché anche la Fiorentina è un top club. Come trovo il campionato italiano? Molto competitivo, a tutti i livelli. Napoli, Juventus e Inter si giocheranno lo scudetto, ma è bella anche la lotta per l’Europa League. Per noi è una sorta di anno zero, un nuovo inizio. Viviamo alla giornata. I conti si faranno alla fine”.