Mese pazzo, pazzerello. Mese festivo e apice dell’inverno per molti. Non per la Juve che ha contribuito a rendere incandescente le ultime settimane dell’anno in corso. Le temperature rigide del mese natalizio fanno posto alla febbre caldissima di un mese all’insegna degli scontri diretti e delle prime “mini-finali”. Battute Roma e Napoli, un punto rosicchiato contro l’Inter, la qualificazione raggiunta in Champions League, il passaggio ai quarti di finale in Coppa Italia. Un bilancio niente male, ma che rappresenta l’obiettivo minimo per la Juve di Massimiliano Allegri.
I regali per Allegri
Ma la Juve di dicembre può avere avuto risvolti decisivi per la sfida scudetto, quella che subentrerà alla famosa Juve di marzo. Perchè nel mese del Natale, Allegri ha saputo cucire (si spera definitivamente) una vera e propria identità di gioco all’undici titolare. A partire da una solidità difensiva mai vista prima in questa stagione, con l’exploit definitivo di Benatia (più affidabile che mai) e la quasi esplosione finale di Mattia De Sciglio, ancora bisognoso di un ultimo step di crescita.
A centrocampo si sono visti notevoli miglioramenti anche in cabina di regia. La prova maestosa di Pjanic contro la Roma deve essere per lui un punto di partenza per confermarsi anche nel nuovo anno. La sorpresa più grande è stata la conferma definitiva di Blaise Matuidi, eletto da molti miglior acquisto dell’ultima estate marottiana. Un capolavoro di mercato se si pensa al rapporto qualità-prezzo.
In attacco altre conferme che si sono susseguite, con l’affermazione definitiva di Douglas Costa dopo una partenza un po’ soft. La coppia Higuain-Dybala ha avuto alti e bassi, con la Joya un po’ smarrito nel dicembre bianconero. Rimane Bernardeschi l’uomo più atteso: in grande forma, si mette sempre a disposizione di Allegri. Forse un buon proposito per il nuovo anno per il mister bianconero potrebbe essere proprio quello di lanciare definitivamente l’ex Fiorentina.
Campionato super competitivo
I regali per Allegri in questo freddo dicembre sono stati piccoli e tanti, ma che potrebbero rivelarsi decisivi per i mesi a venire. La forma pare ritrovata, ma la prova del nove dovrà necessariamente essere la conferma anche nell’anno nuovo. Il campionato viene ancora definitivo (e giustamente) super competitivo, con tre/quattro squadre pronte a contendersi il titolo fino all’ultimo. Ruolo fondamentale sarà il periodo febbraio-marzo dove tutti i nodi verranno al pettine. E siamo pronti a scommettere che se mai la Juve dovesse confermare l’andamento degli ultimi 6 anni surclassando le concorrenti, le polemiche non tarderanno ad arrivare. E da campionato super competitivo a campionato noioso e ripetitivo, il salto è davvero breve…
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