Intervistato da Tuttosport, la vecchia gloria sia bianconera, sia giallorossa, Angelo Di Livio, ha parlato di quella che si potrebbe definire “la sua partita“, ovvero del big-match di domani sera, Juventus – Roma. “Soldatino”, così veniva chiamato ai tempi, ha parlato, tra le varie cose, del suo passato nelle due squadre e della sfida nella sfida tra Dzeko e Higuain.
“E’ vero, è un po’ la mia partita. Mai nascosto di essere tifoso giallorosso anche ai tempi della Juventus, ma ho sempre dato tutti per i colori bianconeri. Diciamo che quello è un ambiente dove non è consentito mollare neanche un po’, neppure in allenamento. Alla lunga fa la differenza”.
“La Juventus ha ritrovato la cattiveria e la forma migliore. Segno che anche pungolare i giocatori fa bene: prima Higuain, poi Dybala, le panchine non fanno necessariamente male. Il club è fedele al suo motto: tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Bisogna sempre dimostrare di essere da Juventus, non si vive di rendita o di nome. Il campo era e rimane l’unico giudice della Juventus”.
“Dzeko a mio parere è pure più tecnico di Higuain, ma gli manca quella smania di fare gol che rende l’argentino un indemoniato quando arriva in area e si libera del difensore. Appena il Pipita vede uno spiraglio, tira con una violenza e una voglia di fare gol mostruosa, lui vuole spaccare la porta. Si vede che vive per quello, che deve segnare per respirare. In questo senso è davvero il centravanti perfetto”.
“Direi la testa. La Juventus ha ritrovato la mentalità, ma la Roma può dimostrare di essere solida anche sotto il profilo psicologico“.
This post was last modified on 22 Dicembre 2017 - 12:50