Lo ha riportato ‘Le Monde’: secondo un documento pubblicato venerdì dal giornale francese, l’attuale Presidente della Fifa, Gianni Infantino, sarebbe stato accusato di corruzione. Motivo? I fatti riportano al 2012, quando il capo del calcio mondiale ricopriva il ruolo di segretario dell’UEFA.
Stando a quanto riportato nel documento trascritto dai francesi, Infantino avrebbe permesso ai vertici del calcio turco di modificare le proprie regole. Modifiche eccezionali, s’intende: l’unica condizione era che i club coinvolti non potessero partecipare alla successiva edizione della Champions League.
Il dirigente italiano inviò loro una lettera in cui si diceva disponibile a salvare determinati team: tra questi, il Fenerbahce, campione in carica. Nell’aprile del 2012, la Turchia riesce finalmente a risolvere la dolorosa querelle, evitando la retrocessione del club di Istanbul: ma la furia del Trabzonspor, vice campione nel 2011, non si fa attendere. E lotta dal giorno zero per recuperare quel titolo perduto.
Storia di fatti e misfatti, di un calcio malato e oggi in via di recupero. Dopo aver fatto luce sulla corruzione e sui risultati falsati della stagione 2010/2011 (legata a traffici illeciti) in Turchia, un nuovo scossone travolge il ‘pallone’ e il suo capo. Alla prossima puntata…