Quella di sabato sera contro l’Inter potrebbe non essere l’ulitma panchina dell’anno per Paulo Dybala. Il fenomeno argentino infatti sembra destinato a non partire tra i titolari anche nella sfida contro il Bologna di domenica. Nella seconda parte del girone d’andata infatti, il diez bianconero ha attraversato, e ancor ora, un periodo davvero no.
Le statistiche parlano chiaro: solo 2 gol nelle ultime 10 partite, oltre che a prestazioni deludenti. Nelle prime sei giornate invece Dybala aveva collezionato ben 10 reti. Una differenza di rendimento che ha portato Massimiliano Allegri a lasciarlo in panchina nel derby d’Italia. Allegri non è nuovo a queste cose, come già dimostarto quest’anno con il Pipita Higuain.
Sulla faccenda è intervenuto anche il presidente Andrea Agnelli, il quale, alla consgena dei Gazzetta Awards, ha voluto dire la sua, incoraggiando e sostenendo il giovane argentino.
“Paulo? Non è successo niente, è solo un momento come capita a tanti atleti che fanno questo lavoro. Può succedere di non riuscire a esprimersi secondo il suo grande potenziale e talento. Ma in valori assoluti se parliamo di Dybala si può dire che può meglio. Lui rimane sempre il giocatore più forte che abbiamo, quindi vorrei sempre averlo con me e sono contento di averlo”.
“Pavel Nedved, secondo me, dall’alto della sua esperienza ha dato un consiglio spassionato a un ragazzo che è già campione e potrebbe diventare il numero uno in assoluto. E questo a Paulo dovrà fare molto piacere, il fatto cioè che uno come Pavel spenda parole e dispensi consigli così importanti i quali possono indirizzare sulla strada giusta per diventare il numero uno”.
“Paulo è troppo intelligente per non capire determinati discorsi. Ognuno di noi in carriera ha avuto momenti di difficoltà e nessuno te li risolve: devi essere tu per primo a fare qualcosa perché la tendenza si inverte, e poi magari la società e i compagni possono darti un supporto“.
This post was last modified on 14 Dicembre 2017 - 09:00