Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, diceva una canzone. E quello tra Fernando Llorente e la Juventus è un amore, sì, maledetto. Maledetto perché da quando ha lasciato la Juventus, nell’estate del 2015, dopo due anni di successi – il primo vissuto più da protagonista, il secondo in posizione più defilata -, questa sarà la seconda volta che lo Spagnolo affronterà i bianconeri da avversario.
SIVIGLIA AMARA
Seconda, sì: la prima fu a Siviglia. Era l’8 dicembre 2015. Era l’ultima partita del girone di qualificazione. All’andata lo spagnolo non giocò, al ritorno fu decisivo. La Juventus cadde 1-0 per mano della sua vecchia ”ariete” che con quel gol arrecò non pochi danni alla squadra di Allegri. La sconfitta in Spagna valse il secondo posto nel girone e definì l’accoppiamento con il Bayern Monaco. Sappiamo tutti come andò a finire. ”Il Tottenham è una squadra molto solida. Ha un grandissimo allenatore e sono molto bravi davanti, poi c’è Fernando Llorente che ci conosce molto bene. Speriamo non ci dia dispiaceri come ha fatto con il Siviglia”, si è augurato Pavel Nedved commentando l’accoppiamento dei prossimi ottavi.
Llorente conosce la Juventus e la Juventus conosce Llorente. Allegri sa benissimo cosa aspettarsi dal suo vecchio numero 14 che, nonostante tutto, difficilmente giocherà. Dovrebbe prendere il posto di Kane e, a meno di qualche infortunio dell’ultimo minuto, viste le capacità realizzative dell’inglese, l’ex Bilbao resterà a scaldare la panchina. In ogni caso, non si sa mai. In un momento di difficoltà può rivelarsi sempre una risorsa in grado di far salire la squadra e di rendersi pericoloso in area facendo valere i suoi centimetri. Il tecnico livornese è uno previdente e metterà in conto anche la possibilità di vederlo in campo, sperando questa volta di non ricevere spiacevoli sorprese da parte sua. Il destino sa essere infame, e per l’ennesima volta ha deciso di intromettersi nella storia (finita) tra i due, costretti a rincontrarsi come amanti disgraziati che non volevano altro che proseguire per la propria strada. La Champions della Juventus passa di nuovo da Llorente: un amore, sì, un amore maledetto.
Vincenzo Marotta
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