Non è un momento facile, per il Napoli. Non lo è per i risultati, per il gioco, per quel paio di conti con la sorte che non tornano. E non lo è chiaramente neanche nei momenti che seguono il match, quando in zona mista tocca ad allenatore e giocatori fare il punto di una situazione difficile. Ma non disastrosa.
Sì, perché il calo del Napoli c’è: è evidente e si può notare in tutti i suoi aspetti. Eppure la classifica dice che tra i mille momenti di un’annata, questo in corso d’opera forse è il migliore per ‘fermarsi’. O almeno per rifiatare, quindi per far vedere anche i nuovi e per prendere le misure ad un campionato praticamente folle.
“Ounas è come Douglas Costa”, chiarisce Maurizio Sarri ai giornalisti presenti al San Paolo. Come? Sì, avete capito bene: ma la sua disamina non fa una grinza, in quanto tutta concentrata sull’utilizzo più o meno continuo del brasiliano nell’undici schierato da Allegri. “Pensate a Douglas Costa: arriva dal Bayern Monaco e Allegri ha cominciato a inserirlo a novembre. Ci vuole pazienza, ci stiamo lavorando ma deve rispettare un percorso che per un ventenne che arriva dal calcio francese è normale”, prosegue quindi il tecnico.
Ragionamenti e punti di vista, come quelli di Mertens. Che sì, crede sempre e comunque allo scudetto senza farne mistero: “Dobbiamo sempre crederci. Esistono momenti difficili lungo il nostro percorso, ma è qui che dobbiamo essere ancora più forti”.
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