Radar Juve – La storia di Alberto Brignoli

E’ una puntata storica per la rubrica Radar Juve: dopo 16 anni un portiere torna a segnare in Serie A (l’ultima volta era stato Massimo Taibi in un Reggina-Udinese nell’aprile del 2001) ed è Alberto Brignoli, estremo difensore di proprietà della Juventus in prestito al Benevento

Sono giorni che sentite parlare di questo gol:

L’avete visto e rivisto, in tutte le salse, da tutte le angolazioni, commentato da tutti i telecronisti, in tutte le versioni umoristiche che il fantastico mondo del web ci ha regalato. Dopotutto, un portiere che segna al 95′ contro il Milan, regalando alla sua squadra il primo storico punto in Serie A, non capita tutti i giorni.

Ma qual è la storia di Alberto Brignoli?

Il suo destino è fatto di incroci, sliding-doors, corsi e ricorsi. Gli assidui frequentatori di questa rubrica lo conoscono bene: nato il 19 agosto 1991 a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, Brignoli conquista nella stagione 2009/2010 la promozione in Seconda Divisione con il Montichiari. Nell’estate del 2011 passa in prestito con diritto di riscatto al Lumezzane. Il club lombardo lo riscatta a fine stagione e nel 2012 passa in comproprietà alla Ternana. Con la maglia delle fere si fa notare da molti club, tra cui la Juventus, che lo acquista a titolo definitivo per 250.000 euro più la cessione, alla squadra rossoverde, dell’altra metà di Alberto Masi (valutata 1,5 milioni di euro). Rimane in prestito alla Ternana fino al termine della stagione 2014/2015, raggiungendo ancora una volta la salvezza con la squadra umbra. Le sue prestazioni sono ottime, tanto da aggiudicarsi il premio come miglior portiere della serie cadetta. Lascia la Ternana dopo aver collezionato 106 presenze in tre anni.

Conclusa l’esperienza in rossoverde, il 2 luglio 2015 la Juventus lo dirotta in prestito alla Sampdoria, dove farà da secondo a Emiliano Viviano. L’esordio in Serie A avviene proprio contro la Juventus, in un 5-0 per i bianconeri nell’ultima giornata di campionato. La stagione successiva Brignoli viene ceduto in prestito con diritto di riscatto agli spagnoli del Leganés, squadra neopromossa per la prima volta nella Liga spagnola. Non trovando spazio con i biancoblù (2 presenze in 4 mesi), a gennaio la Juventus lo riporta in Italia cedendolo sempre in prestito al Perugia, in Serie B. Contribuisce a far raggiungere ai grifoni l’obiettivo dei play-off, poi persi in semifinale contro il Benevento. Proprio ai campani, nel frattempo neopromossi in Serie A, la Juventus lo cede in prestito nell’ultima sessione estiva di mercato. Nelle gerarchie di Baroni il titolare è Belec, ma a partire dall’ottava giornata Brignoli riesce a soffiare il posto allo sloveno, subendo 16 gol nelle successive 7 partite.

Ma dopo 14 sconfitte dall’inizio del campionato, il Benevento può finalmente lasciarsi alle spalle quel maledetto zero in classifica grazie all’uomo che non ti aspetti.

Al di là del gol, compito che certamente non spetta ad un portiere, ora la carriera del ventiseienne Brignoli può subire un’importante sterzata verso palcoscenici più importanti. Ma prima c’è da compiere un altro miracolo con il Benevento.

Alfredo Spedicato
@AlfredSped

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