Si avvicina il match di questa sera contro l’Olympiacos. L’obiettivo della Juventus è chiaro: strappare in terra greca i 3 punti e il conseguente passaggio agli ottavi di finale di Champions League. Servirà sicuramente una partita ordinata e di grande personalità da parte dei ragazzi di Max Allegri per riuscire nell’intento ed espugnare il “Karaiskakis” del Pireo.
A poche ore dal match Predrag Djordjevic, ex fantasista dell’Olympiacos e beniamino dei tifosi, decisivo nella stagione 1997-1998 per la qualificazione della Juventus, con un suo gol su punizione contro il Rosenborg, ha espresso il proprio parere sulla sfida europea ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.
PARLA DJORDJEVIC
IL GOL – “Fu strano perché loro si giocavano la vita ed erano pure in vantaggio. Ma anche noi davamo tutto: qui non si regala mai niente. Sembrava ormai finita, poi arrivò la punizione e un po’ di fortuna. Alla fine la Juve perse in finale contro il Real, proprio come l’anno scorso. Ho imparato la parola “grazie” perché la sento da anni: quando vengo in Italia, o qualcuno mi riconosce all’estero, in tanti mi ringraziano. La cosa mi fa sorridere, ma a tutti ripeto che io giocavo per l’Olympiacos…”
LA SFIDA TRA OLYMPIACOS E JUVENTUS – “Il risultato non è scontato, il mio gol insegna che con l’Olympiacos niente è scontato: quando giochi in quello stadio, sei spinto all’impresa anche in amichevole. Se la Juve vuole qualificarsi, al di là del risultato del Camp Nou, deve faticare. In 20 anni è cambiato tutto: la tattica e, soprattutto, la velocità. La Juve di oggi è eccezionale, Dybala mi piace tantissimo, ma ai tempi c’era Del Piero. E poi di Zidane ne nasce uno”.
FINALE DI CHAMPIONS E SERIE A – “Quando sei in finale è facile poi scivolare. Basta un errore, una distrazione e ti castigano. Negli ultimi 10 anni la Juve ha subito la perdita di valore della A. Roma e Napoli sono ottime squadre, ma ai bianconeri serve sfidare le milanesi. Nonostante ciò, con una straordinaria organizzazione, è tornata ai vertici e prima o poi arriverà il suo momento. Può rigiocare una finale già quest’anno, perché no?”.
Luca Piedepalumbo
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