Juve, il patto è stringerci di più prima di perderci…

Diceva così Ligabue nella storica canzone “Urlando contro il cielo”, quasi a voler indicare alla Juventus la retta via verso il futuro prossimo. Mai come ora occorre unità di intenti verso un obiettivo comune, anzi verso i tanti obiettivi comuni. L’ostacolo Napoli può sicuramente essere uno dei turning point della stagione se preparato adeguatamente. Per non parlare della sfida di Champions con l’Olympiakos…

Gli infortuni di Mario Mandzukic e Benedikt Howedes complicano e non poco i piani di Allegri. Ma è solo quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare. Mai come in questo momento Ligabue può essere associato al momento Juve. Tutto il gruppo deve giocarsi il tutto per tutto e lottare insieme. Serve coesione e unità di intenti. Una lotta che non può essere di uomini solitari, ma di un team che si stringe attorno al suo leader Allegri verso un unico obiettivo. La presa di coscienza deve essere immediata, altrimenti il rischio di perdersi è davvero altissimo.

Il gruppo Juve prima dei singoli. Così ci è stato insegnato la scorsa estate con tutta la vicenda legata a Leonardo Bonucci. Ed è il gruppo Juve che deve nuovamente rispondere presente, a partire dalle 20.45 di domani sera al San Paolo di Napoli. Un gruppo coeso, unito e formato da tanti giovani e leader più anziani. Per tanti di questi leader è arrivata l’ultima possibilità di giocarsi il tutto per tutto. Buffon, Chiellini, Barzagli. Gente che a giugno lascerà con ogni probabilità il proprio posto per lasciare spazio ad altri. Non possiamo permetterci nessun passo falso, soprattutto per loro. Ogni leader merita un’ultima possibilità gloriosa, senza nessun rimpianto e senza nessun rimorso. Facciamolo per loro, facciamolo per la Juve. Non perdiamoci di vista…

Christian Travaini

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