A quasi quarant’anni, il miglior portiere e giocatore del 2017 è ancora il Numero Uno della Storia del Calcio. E mai come in questo caso le lettere maiuscole sono più azzeccate. Gigi Buffon non stupisce più nessuno. I suoi numeri, le sue parate, le sue prestazioni, i suoi discorsi a inizio e fine partita, il suo legame e il suo rapporto strettissimi con ognuno dei suoi compagni, il riconoscimento e il rispetto che tutti i campioni di tutto il mondo e di tutte le età non hanno mai negato al migliore di tutti.
Eppure, Gigi è sempre lì, davanti a tutti a ritirare premi e trofei (come quest’ultimo al Gran Galà del Calcio 2017), e dietro a tutti sul campo, a proteggere i pali di una porta che ormai è la sua migliore amica. Con una sicurezza riversata nelle gambe e nelle teste dei compagni, attraverso un carisma che probabilmente non ha rivali in questo ambito. Buffon è tutto ciò che un un allenatore, una società, una squadra, una tifoseria, potrebbero desiderare.
Nella formazione ideale della Serie A della passata stagione sono inseriti anche altri bianconeri di lusso. In difesa c’è Alex Sandro, che quest’anno è ripartito decisamente sotto tono, ma che deve ripartire proprio da ciò che di buono ha fatto in passato per riconfermarsi a grandissimi livelli, a cui tutta la Juve era ormai abituata.
A centrocampo figura il nome di Miralem Pjanic, come c’era da aspettarsi, grazie al salto di qualità di cui è stato protagonista, passando dalla Roma alla Juve, iniziando a intascare diversi trofei di squadra, e mettendosi in mostra in scenari importanti a livello europeo (giocando la malaugurata finale di Cardiff). Un piede sopraffino e preciso come quello di Pjanic, in questa Serie A lo possono vantare in pochi.
Premiati anche Gonzalo Higuain e Paulo Dybala. Prestazioni al di sopra dell’asticella normale del campionato italiano, e numeri fantastici anche in termini di conclusioni vincenti in porta. Il Pipita non ha per nulla sfigurato nel suo passaggio da Napoli a Torino, e anzi ha trascinato a suon di gol i bianconeri verso il sesto scudetto consecutivo. E su Dybala, non c’è molto da aggiungere. La sua crescita esponenziale e i suoi numeri nell’area avversaria parlano per lui.
Si tratta di un 4-3-3 che oltre ai già citati bianconeri annovera Bonucci, Dani Alves, Koulibaly, Nainggolan, Hamsik e Mertens. Da notare che i primi due difensori devono tale riconoscimento grazie alla loro stagione vissuta in bianconero. Dunque, contando anche loro, sono ben 7 i giocatori della Signora presenti nella formazione ideale. Miglior dirigente: Giuseppe Marotta. Miglior allenatore è Maurizio Sarri.
This post was last modified on 28 Novembre 2017 - 09:54