“Guter anfang” titolerebbero le prime pagine tedesche. In Italia le stesse parole suonerebbero molto meglio con un semplice “buon inizio”. Benedikt Howedes ha ufficialmente esordito da titolare con la maglia bianconera nella partita di ieri sera, Juve-Crotone, e ha subito fatto vedere le sue caratteristiche. Tanta esperienza messa in campo al servizio della squadra, giocate semplici, molto efficaci, chiusure pronte e simultanee sugli attacchi sporadici del Crotone, e soprattutto nessuna sbavatura.
Certo, la caratura degli avversari non era delle più elevate, ma, anche allo Stadium, la Juve ha dimostrato suo malgrado di soffrire troppo, anche in partite sulla carta semplice e alla portata. Dunque, in un momento delicato come questo non si butta via niente, e anzi è proprio dalla sicurezza che infonde il centrale tedesco che bisogna ripartire, per concentrarsi sul filone infernale di partite che stanno per iniziare.
Sudore e… sangue. Già dalla prima partita
C’è tempo anche per fare il Chiellini, per Howedes. Al venticinquesimo,una gomitata di un giocatore rossoblu, Budimir, in un contrasto di gioco gli procura un lieve taglio al naso, e allora subito pronti, via, medicazione e piccolo cerotto. Insomma un altro segnale di ciò che il difensore tedesco ha intenzione di mettere in campo al servizio della Signora, grinta ed esperienza. La difesa a tre vista col Crotone ha ricordato per certi aspetti la BBC, e ha dato un certo tipo di certezza per gli altri reparti.
Benatia sta vivendo un momento di grazia, condito in quest’ultima prova anche con un meritatissimo gol. Barzagli non ha certo bisogno di conferme, e nonostante qualche cross rivedibile ha ancora una volta messo in campo la solita verve. E poi Howedes, appunto, in mezzo, con un numero 21 stampato sulla schiena che ha un significato infinito per i bianconeri. Insomma, le premesse per questa new entry di 29 anni sono ottime. E allora ripetiamolo un’altra volta, “Willkommen, Benedikt!“.
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