Quante volte nei best seller e film americani avrete visto la polizia irrompere su una festa da ballo a base di alcolici e lussurie. Basta un “Fermi tutti, spegnete la musica” per generare un unanime“noooooh” di disapprovazione dei presenti. Lo stesso “noooooh” che, probabilmente, avranno urlato i tanti tifosi della Juventus dopo aver letto le formazioni ufficiali di Juventus-Crotone. “Perché schierare cinque difensori contro il Crotone? Perché difendersi quando bisogna attaccare?”. La risposta è semplice e va ricercata nella storia recente bianconera. Anche con le piccole, anche all’Allianz Stadium, la Juventus tende a subire gol. Fu così contro lo Spal col gol di Paloschi ma anche col Benevento, con Ciciretti che impietrì i 40 mila dello Stadium.
L’EVOLUZIONE DELLA DIFESA BIANCONERA
Paradossalmente la svolta arriva proprio nel momento in cui il miglior difensore della rosa – per rendimento e leadership – è costretto a ritirarsi ai box. Difficile, se non impossibile, immaginare lo schieramento di tre difensori centrali contro il Barcellona in assenza di Chiellini. E invece quel burlone di Allegri decide di sorprenderci ancora. Difesa a 3 o a 4? Non parlatene con lui, probabilmente quelli erano i suoi voti in matematica al liceo. È palese, però, che col tridente in difesa la Juve abbia eliminato – o quantomeno limitato- i problemi che più l’hanno afflitta in questo inizio di stagione. Probabilmente sarà entrato in discoteca il poliziotto a dare l’ordinanza proprio dopo il match contro la Sampdoria. Dopo i tre gol subiti a Genova, il computo era paurosamente salito a 14 in 13 partite di campionato, più di uno a partita: troppo per una squadra che da sei anni a questa parte domina sfruttando in primis lo strapotere difensivo.
Non sarà più la BBC, ma con tre scudieri la qualità della fase difensiva della Juventus resta comunque notevole: non solo per i 0 gol subiti tra Barcellona e Crotone (Spal e Benevento dimostrano che nulla è scontato), non solo per l’eccellente gestione del pallone, ma anche per un’asticella dell’attenzione che si alza parecchio. Poche, anzi pochissime le palle gol concesse dalla retroguardia bianconera negli ultimi 4 giorni.
“Stop, spegnete la musica: qui non si balla più”. Questa Juve perde probabilmente qualcosa in brillantezza ma guadagna tanto – finalmente – in solidità. Considerando che quest’ultima è stata il cavallo di battaglia della Juventus negli ultimi sei anni, Massimiliano Allegri non poteva scegliere una migliore opzione. Poco importano i “noooooh” di disapprovazione: per mettere a tacere quelli basteranno i tre punti, come oggi, e magari qualche trofeo a fine stagione. Il fine giustifica i mezzi, i tre punti giustificano i mugugni: è così che funziona.
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