È sicuramente uno dei momenti più tristi per il calcio italiano. Se non addirittura il peggiore. L’Italia non parteciperà al prossimo Mondiale in Russia. Non accadeva dal 1958, da quasi 60 anni. Sicuramente, a livello sportivo, una catastrofe senza eguali. Dalla quale bisogna ripartire con coraggio, ma anche con la consapevolezza dell’esigenza di un radicale cambiamento. Ecco il pensiero, raccolto da Sky, dell’ex capitano e bandiera della Juventus, nonché campione del mondo nel 2006 Alex Del Piero.
L’ANALISI DELLA SITUAZIONE – “Siamo messi malino, il nostro movimento è messo male. C’è da dare un grande cambio importante profondo sotto tutti i livelli – ha spiegato Del Piero – Bisogna ripartire dagli errori, quando si fa un esame di coscienza si riparte sempre dagli errori senza cercare alibi di ogno tipo: arbitri, stanchezze varie. Anche gli altri campionati giocano e le Nazionali si allenano durante gli impegni. Siamo tutti sullo stesso piano. Oggi non abbiamo offerto quello che potevamo fare e non abbiamo raggiunto il Mondiale. Che poi ci diciamo di investire sui giovani e li definiamo inesperti a 22 e 23 anni ma invece hanno tante partite alle spalle e devono fare bene. Non faccio un discorso di età ma di qualità. Eravamo sotto pressione e abbiamo fatto tanti errori. C’è stata una rottura durante questo periodo che l’allenatore, lo staff, la Nazionale in genere non sono riusciti a rimarginare. Il risultato è disastroso, non c’è tanto da dire”.
ELOGIO A BUFFON – “Non è certamente da questa serata che dobbiamo ricordare Buffon, lo faccio da compagno di squadra e da compagno vincitore di un Mondiale. La grandezza di Gigi non va misurata da stasera che tra l’altro è stato anche impeccabile. Dispiace perché il Mondiale era la sua ultima occasione per dimostrare la sua grandezza con la Nazionale ma sono certo che continuerà ad avere grandi attestazioni di stima. Lo ha ribadito lui con le sue parole su ciò che ha detto, questa è la sua grandezza”.
Luca Piedepalumbo