Vedere Gigi Buffon in queste condizioni, per la seconda volta in 5 mesi, fa parecchio male. L’Italia non parteciperà al prossimo Mondiale, quello che per il capitano sarebbe stato il sesto in assoluto: nessuno come lui. Ma questo record non verrà mai battuto, perché gli azzurri non voleranno in Russia: nelle lacrime di Buffon c’è, più che mai, tutta l’Italia del pallone.
“Crescendo son diventato più riflessivo“, ha più volte ripetuto Gigi. Lo scorrere dell’età ha spazzato via un po’ di spensieratezza e ha portato il portierone della Juventus a contare fino a dieci prima di dare ogni giudizio definitivo. Col tempo, però, le lacrime hanno imparato a venir fuori più facilmente: più ci si avvicina all’epilogo, più le sconfitte fanno male. Lo sa bene, Gigi, che a Cardiff ha detto forse addio a quella maledetta coppa dalle grandi orecchie.
Lo sa ancor meglio da stasera, però, perché la sua ultima partita con la Nazionale italiana è combaciata con l’eliminazione degli azzurri dal Mondiale. Una tragedia sportiva senza eguali per l’Italia, che solo nel 1958 non era riuscita a qualificarsi alla Coppa del Mondo. In Russia sarebbe stata la 6^ apparizione di Buffon in questa manifestazione: l’ennesimo primato di una carriera inarrivabile.
Primato che, però, non ci sarà mai. Per una carriera che resta comunque esemplare: si sono riempite fin troppe pagine di aggettivi di encomio per Gigi, per stasera si può (e forse si deve) evitare.
Buffon… più altri 10: la Nazionale è sempre stata questo, ma domani ci sveglieremo con una certezza in meno. Ma la sua intervista a fine partita resterà negli occhi degli italiani per tanti anni: ci ha voluto mettere la faccia, come solo lui sa fare.
Piange come un bambino, anche se si avvicina ai quarant’anni. Che, nel calcio, significano una sola cosa: scarpini al chiodo, partite solo in TV e niente più tifosi e prato verde. Da grande leader qual è, però, Gigi non ha dimenticato due messaggi estremamente positivi: uno di ringraziamento per tutti i suoi storici compagni (la BBC e De Rossi) e l’altro di fiducia nel futuro, perché – a suo dire – Donnarumma e Perin non lo faranno mai rimpiangere.
Ovviamente ce lo auguriamo tutti, ma non nascondiamoci: stiamo piangendo tutti pensando che Buffon non sarà più il capitano della nostra Nazionale.
This post was last modified on 14 Novembre 2017 - 18:03