“La Juve è quel calzettone strappato che Boniperti aveva in ufficio”

Oggi pomeriggio l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, intervistato da Il Giornale ha toccato svariati temi.  Dalla filosofia della dirigenza, agli addii di alcuni calciatori e per concludere con le soddisfazioni personali. Sì, perchè il duo Marotta-Paratici ha dato svariate soddisfazioni alla tifoseria. I grandi colpi a zero per esempio, come Pogba e Pirlo, fino ad arrivare al grande colpo Higuain. Ma quello che più ha colpito nella sua intervista odierna è quel riferimento a Boniperti e allo stile Juve.

LO STILE JUVE E QUEL CALZETTONE…

In questi anni alla Juventus Beppe Marotta ha sicuramente capito quello di cui tanti parlano, il famoso stile Juve. Molto lo si deve alla proprietà, che in questi anni ha investito molto e ha ricavato molto. Sia in termini di risultati che in quelli prettamente monetari.  “Avere una famiglia così longeva alla guida del club significa senso di appartenenza. Un Agnelli alla presidenza è un valore aggiunto, ha creato un modello vincente”. Nelle sue parole si capisce perfettamente tutto il percorso della Juventus in questi anni. Dai famosi settimi posti fino al record di scudetti in campionato. Lo stile Juve, dunque prescinde assolutamente da un nome solo: Agnelli.

Inevitabile che oggi pomeriggio si toccasse anche il tema campionato. Il Napoli è in testa alla classifica e a detta di tutti gioca il miglior calcio. Per Marotta però è una questione di DNA: “Il potenziale espresso finora dalla squadra? Siamo al settanta per cento. Se il Napoli gioca meglio? Ogni squadra ha un suo DNA. La Juve è quel calzettone strappato che Boniperti aveva in ufficio.” 

Tutto è racchiuso in quest’ultima frase. Il senso? La Juventus è questa: sacrificio, appartenenza e sofferenza.

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