Il Pipita, il suo 100° gol in Serie A, lo aveva anche trovato. Il VAR, però, ha dovuto cancellarglielo per una millimetrica posizione di fuorigioco. Messaggio in codice: conservalo per momenti più importanti, Gonzalo. E stasera, a San Siro, c’è il Milan, a cui Higuain non segna da più di 2 anni. Sì, non ci sono dubbi: è questa la ricetta giusta per tornare a far breccia nel cuore dei tifosi.
Fuori forma, si diceva. Senza Nazionale, senza gli stimoli giusti, senza gol. L’Higuain dei primi mesi di questa nuova stagione è stato sicuramente un lontano parente di quello che siamo abituati ad ammirare. Solo 4 gol in campionato, oltre che 1 – decisivo – in Champions League. Un cambiamento, però, si è visto: la sosta per le nazionali gli ha fatto bene, il peso in eccesso è quasi del tutto sparito e in campo è di nuovo una certezza per i suoi compagni. Almeno sul piano della prestazione.
Dopo Udine, infatti, Buffon lo ha pubblicamente elogiato: “Fate rivedere la partita che ha fatto Gonzalo quest’oggi“, ha detto entusiasta. Anche senza gol, perché la sua nuova veste – da quando è in bianconero – prevede anche una maggiore mano in fase di costruzione del gioco. Non c’è dubbio, però, che un attaccante – senza segnare – è triste. Non si diverte fino in fondo, non gioisce al 100% per la vittoria: senza retorica, senza dichiarazioni di facciata, perché nella crescita personale di un atleta (e di un uomo) è fin troppo giusto pensare anche ai propri traguardi personali.
Ed è anche per questo che, questo pomeriggio a San Siro, Higuain giocherà un po’ per la propria “gloria”: i 100 gol in A son lì che lo aspettano, a braccia aperte, speranzosi di poter essere festeggiati in occasione di una partitissima. Di una partita che deve tornare ad essere una partita da Higuain.
This post was last modified on 28 Ottobre 2017 - 15:40