15 minuti di pura follia, che hanno portato Massimiliano Allegri a “perdere il cappotto” per la seconda volta nella sua vita juventina. I pessimisti la vedono così. Una squadra capace di segnare in media 3 gol a partita, e che ha un’incredibile facilità di mettere il pallone in rete: in questo modo la fase difensiva diventa un optional. Gli ottimisti la vedono così. I realisti, invece, riescono a intravedere un piccolo cambiamento, lento ma percettibile, della mentalità della Juventus. Sia chiaro, l’atteggiamento dei bianconeri rimane più o meno lo stesso nell’approccio e nella gestione della partita, ma se negli anni passati subire un gol sembrava qualcosa di demoniaco, adesso i tifosi bianconeri sembrano abituarcisi; se, invece, negli scorsi anni, vincere 1-0 rappresentava la normalità, ora invece ciò non è più vero.
E se, molto lentamente, stesse cambiando la mentalità della Juventus? Nelle ultime campagne europee, non ha vinto la squadra che ha dimostrato la maggiore solidità difensiva, bensì quella che in attacco è stata superiore. L’esempio più lampante è la finale di Cardiff, che ha visto prevalere il Real Madrid della BBC offensiva contro la Juventus di Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Ovviamente si tratta di una provocazione e non della regola, ma sia il mercato estivo che l’inizio di stagione stanno dimostrando come i bianconeri stiano pensando molto di più alla fase offensiva che a difendere. Le tante sbandate dietro sono, nella maggior parte dei casi, compensante dalla qualità quasi ingombrante dell’attacco di Allegri, che può annoverare giocatori come Dybala, Douglas Costa, Mandzukic, Higuain, Cuadrado, Bernardeschi e il rientrante Pjaca. Le parole di Allegri, però, sono chiare: bisogna trovare l’equilibrio. In alcune partite, infatti, non ci si può permettere di ballare in difesa: contro la Lazio non c’è stato verso di ribaltarla, nonostante la grande qualità.
Il gol di Higuain, annullato poi giustamente per fuorigioco dalla VAR, sarebbe stato il 32° gol della Juventus in Serie A. Con questi numeri, i bianconeri avrebbero raggiunto il Manchester City nella classifica dei migliori attacchi d’Europa. Dybala e compagni si assestano, dunque, al secondo posto in Europa, di gran lunga i migliori in Italia. Negli scorsi anni, si è sempre detto che a vincere la competizione nazionale è sempre chi ha la migliore difesa. Questo, però, non deve andare a discapito della propensione offensiva: i problemi da risolvere, dunque, sono da trovare in altri reparti, mentre in quello avanzato bisogna soltanto osservare e analizzare i numeri. I quali, finora, sono stupendi e mostrano come la dirigenza bianconera si sia mossa egregiamente sul mercato in attacco. A questo punto, bisogna aspettare soltanto che si trovi la quadra dietro: perché con un attacco così, si può soltanto sognare in grande.
This post was last modified on 26 Ottobre 2017 - 11:27