Juve, mai come ora “Vincere è l’unica cosa che conta”

A metà ottobre la stagione della Juventus potrebbe già essere ad un bivio. Perché se in campionato il cammino si è un po’ complicato dopo i risultati dello scorso week-end, con Napoli e Inter che viaggiano spediti; in Champions League la situazione rischia di diventare ancor più difficile. 
Vincere è l’unica cosa che conta, sosteneva Giampiero Boniperti, figura storica della “Vecchia Signora”, e vincere è l’unica cosa che serve ai bianconeri nel match in programma contro lo Sporting Lisbona. Perchè il girone in Champions della Juventus è uno dei più equilibrati, dove non esistono squadre nettamente inferiori alle altre, e perchè il calendario e i risultati delle prime due giornate hanno complicato non poco il cammino degli “allegriani”.

Un inizio molto difficilie

C’è poco da stare Allegri, insomma, anche perché il tecnico toscano, che notoriamente non vive mai avvii di stagione felici, sino ad ora non sembra aver ancora trovato la quadra del cerchio. Kiev un po’ più lontana rispetto a Cardiff e a Berlino, ma un passo falso con i portoghesi rischierebbe di estromettere anzitempo i Campioni d’Italia dalla corsa verso la terza finale in quattro anni.
Difficile, per una Juve che oggi sembra in convalescenza, intravedere uno spazio di recupero in caso di un eventuale risultato negativo con i lusitani.

Per la Juve saranno due mesi di fuoco

Nelle ultime tre gare del girone, in programma da inizio novembre a metà dicembre, infatti i bianconeri avranno un calendario decisamente complicato: Sporting a Lisbona, il Barcellona di Messi,che non regala nulla a nessuno all’Allianz Stadium e l’Olimpiakos a domicilio, in un Pireo notoriamente infuocato, specialmente se i greci dovranno, come probabile, giocarsi punti pesanti per l’eventuale accesso all’Europa League.
In tal senso non aiuta l’exploit dello Sporting che nella gara d’esordio in Grecia ha messo nel sacco tre punti preziosi, quanto inaspettati.

E a Marzo?

Probabilmente ha ragione Max Allegri: a marzo la Juventus sarà ancora in corsa su tre fronti, come è sempre successo negli ultimi tre anni. E probabilmente i dubbi sull’assetto tattico, sui nuovi arrivati, sulla tenuta della difesa e sull’efficacia realizzativa di Higuain verranno spazzati via dai risultati.
Ma per far questo bisogna passare dalla fondamentale sfida di domani sera nella quale vincere è l’unica cosa che conta. E che serve.
Mario Raimondi 
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