L’ex capitano e leggenda bianconera Alessandro Del Piero ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Tuttosport. Tanti i temi toccati dal “Pinturicchio”, dalla 10 assegnata a Dybala alla partenza di Bonucci. Ecco le sue parole.
LA SERIE B – “E’ stato un percorso meraviglioso, ho amato e amo questa maglia come una parte di me. E quella scelta di restare, da capitano, anche in serie B. L’intero 2006 è stato un anno folle, pazzesco. Ci siamo ritrovati da campioni del mondo a retrocessi in B senza sapere perché. Basta vedere il tabellino della finale del Mondiale 2006 per capire che cosa era quella Juve che sparì nello spazio di un’estate. Ma non esitai neppure un secondo a rimanere quando la società mi chiese che cosa volevo fare. Ero il capitano di una squadra che sentivo dentro di me e con cui avevo vinto tutto”.
LA FINE DELLA BBC – “Vedo una Juve più vulnerabile rispetto agli altri anni. Io la vedo sempre come la favorita numero uno, ma con meno margine. Tutto perché è andato via Bonucci? La BBC non era stata toccata e non c’è dubbio che ci sia stata una grave perdita. Anche perché cambiare giocatori dietro non è come farlo in attacco”.
DYBALA E LA 10 – “Sono felicissimo. Il 10 mica era una mia proprietà: prima di me l’ha indossato gente come Robi Baggio, Sivori e Platini. E ora c’è un fuoriclasse che ha tutto per restare alla Juve a vita, se anche lui lo vorrà. In questo inizio di stagione sta alzando l’asticella sempre più in alto, fa cose entusiasmanti. Non è solo un discorso di gol, parlo di come è in grado di determinare le partite quando si accende. E ha doti morali non comuni. Gli auguro di trovare a Torino quello che ho avuto io, perché nessuno come lui può entrare nel cuore dei tifosi”.
Luca Piedepalumbo
This post was last modified on 6 Ottobre 2017 - 22:14