Un ucraino che in Italia è cresciuto e si è affermato. Un paese che Andrij Schevchenko non potrà mai dimenticare e che è stato il tema principale dell’intervista rilasciata a Gazzetta. L’Ucraino si è soffermato sul momento attuale del calcio italiano.
Dopo una vita passata a segnare, Schevchenko ha intrapreso la via della panchina e, attualmente, è il ct della nazionale ucraina. Un banco di prova importante sicuramente anche se l’ex Chelsea ha imparato tanto dalla sua esperienza italiana. Un modello di calcio che per lui: “Non è in crisi. Siete tornati a crescere, producete nuove idee. Inoltre avete tecnici diversi tra loro ma rivoluzionari: penso a Conte, Sarri, Spalletti. Sarri poi è una sorta di Sacchi 2.0: il suo Napoli è una rivoluzione a livello mondiale. Quest’anno, alla nomina come miglior allenatore FIFA, c’erano Conte, Allegri e Zidane: due allenatori italiani e un altro che in Italia è cresciuto.”.
Un commento inevitabile passa anche dalla nazionale di Ventura, possibile avversario della sua Ucraina nei play-off di accesso ai Mondiali di Russia 2018: “Vi assicuro che nessuno vorrebbe affrontare l’Italia. Puoi batterla magari nella partita singola ma puoi uscirne mentalmente a pezzi. Un esempio è la fatica fatta dalla Germania all’Europeo del 2016 per superare la nazionale di Conte pur avendo valori tecnici superiori.”
Infine una battuta sulla favorita alla vittoria finale dello Scudetto: “La Juve è la più forte per struttura societaria, rosa ed esperienza. Subito dopo vedo il Napoli.” ha chiosato.
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This post was last modified on 4 Ottobre 2017 - 13:43