Higuain grasso è uno degli argomenti più caldi in quest’inizio di stagione pallonara italiana. L’exploit di Dybala, ma pure di altri attaccanti, ha poi messo ancora di più in risalto la poca brillantezza fisica dell’argentino. Si aggiungano i 90 milioni spesi per strapparlo al Napoli, la pungente ironia dei social sul suo peso e il piatto è completo.
Ma cosa c’è davvero dietro l’inizio difficile del Pipita? E, quindi…
Gonzalo è lento, impacciato, macchinoso e, a tratti, è un lontano parente del bomber spietato che siamo abituati a vedere. Nel valzer del gol di questo primo scorcio di campionato ha segnato “solo” 2 reti: poche, appunto, se rapportate alla media generale. Insomma, il momentaccio c’è ed è inutile negarlo: “Deve stare più tranquillo”, ripete Allegri e, in fondo, il problema è anche mentale.
Il fisico, però, indubbiamente c’entra.
Ma, sinceramente, non ci sembra sia più grasso del normale. Alla voce “peso Higuain”, sul sito ufficiale della Juventus, si legge 87 chili – ma la dicitura “peso forma” non ci fa capire se sia anche il suo peso attuale.
Stando a quanto raccontato in estate, però, Higuain ha lavorato sodo, da solo, per arrivare in forma al ritiro.
Cosa che, un anno fa, non era capitata: la telenovela con il Napoli lo “costrinse” a stare praticamente fermo. In quel di Londra, contro il West Ham, l’allora nuovo numero 9 bianconero si presentò in condizioni indecenti.
Anche allora il motivetto “Higuain grasso” venne ripetuto fino alla sfinimento. Legge dei social network, che cercano la risata facile, e dei media, che inevitabilmente ne cavalcano l’onda. All’epoca, però, la cosa aveva un fondamento concreto: tanto che Higuain iniziò la sua avventura torinese in panchina.
(Se cercate “Higuain grasso” su Google Immagini, tanto per farvi un’idea, ecco una delle cose che troverete)
Circa 200 minuti giocati nelle prime 5 partite, con la clamorosa esclusione a San Siro contro l’Inter, vogliono dire qualcosa.
Certo, Allegri è solito inserire i calciatori gradualmente. Lo ha fatto con Morata prima, Dybala (e Alex Sandro) poi. Una scelta che s’è rivelata vincente, visti i risultati.
Ma Higuain:
Insomma, com’è facile capire, c’erano tutti i motivi per far sì che ricevesse un trattamento diverso dal solito.
E, invece, no: la causa, in quel caso, era tutta da ricercare nella pessima condizione in cui s’era presentato. Colpa sua, prima di tutto, perché un professionista deve sempre curare il proprio fisico.
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Cosa che durante l’ultima estate ha fatto: foto sui social durante allenamenti personalizzati in palestra e report giornalistici lo confermano. Gonzalo, si diceva a inizio ritiro, s’era presentato in buone condizioni. Viene a cadere, quindi, la spiegazione che era passabile, invece, appena dodici mesi fa.
La gestione dei suoi primi mesi bianconeri, però, potrebbe insegnare qualcosa.
Higuain è un giocatore che necessita di tempo per carburare. Ha una struttura fisica importante, anche se dallo schermo potrebbe non sembrare. L’inserimento graduale dello scorso anno, tanto chiacchierato, potrebbe avergli risparmiato critiche simile a quelle di questi giorni. Molto probabilmente i risultati sarebbero stati anche peggiori, infatti, se avesse giocato circa 400 minuti come nelle prime 5 di questo campionato.
Le difficoltà iniziali non sono una novità nella carriera di Gonzalo: nel 2014/15, per esempio, è restato a secco nelle prime 7 giornate. E nelle stagione del record, l’ultima con la maglia del Napoli, nelle prime 5 ha segnato solo in 2 partite (Sampdoria e Lazio, entrambe al San Paolo) – anche se realizzando una doppietta.
Sia chiaro: non possiamo sapere quanto pesa Higuain. (A meno che non lo comunichi la Juventus, ma non ne vediamo i motivi). Però la discussione intorno ai suoi chili di troppo, che forse neanche ci sono, ci sembra stucchevole. Sarebbe più interessante un discorso complessivo – che includa ANCHE la bilancia. In attesa, ovviamente, che il Pipita ritrovi la solita vena realizzativa.
This post was last modified on 23 Aprile 2024 - 13:31