La Juventus soffre ma vince una sfida complicata contro un’ottima Fiorentina. Giocatore spacca-partita di serata è stato Juan Cuadrado che, soprattutto nel secondo tempo, è stato letteralmente imprendibile. Ed ora capiamo perché il colombiano sia ancora uno dei punti fissi per Allegri.
PRIMO TEMPO DI RISCALDAMENTO
Diciamoci la verità: vedendo il primo tempo di Cuadrado, non ci si sarebbe mai aspettato un secondo tempo del genere. Come tutta la Juventus, Juan ha sofferto l’ottimo posizionamento della Fiorentina. Una Fiorentina corta, aggressiva, sempre pronta al raddoppio. Se poi anche i pochi tocchi che hai li sciupi, allora fai una prestazione che tende all’insufficienza. O, almeno, insufficienza a prima vista. Perché Cuadrado, comunque, è sempre pronto al ripiego e ha sempre dato una mano ad un timido Sturaro nei seppur pochi attacchi Viola.
SECONDO TEMPO DA LEADER
Sarebbe bello essere un insetto, poter entrare nello spogliatoio e capire come un allenatore riesce a motivare i propri giocatori. Questo non lo sapremo mai, ma quello che è sicuro è che Allegri è un vero maestro in psicologia. Tutta la Juve, infatti, è entrata più cattiva in campo, e il discorso del mister ha fatto bene soprattutto a Cuadrado. Un Cuadrado che si è preso i propri compagni sulle spalle e ha iniziato a correre, dribblare, fare gioco come solo lui sa fare. Perché Juan è così: gli basta un dribbling riuscito per cambiare il suo umore, la sua presenza in campo. Prestazione sempre più convincente, che può portare solo a un risultato: grande assist per la zuccata vincente di Mandzukic. Un cross tagliato in maniera perfetta, ripetuto pochi minuti dopo il gol, accompagnato però dall’assenza del Pipita in zona realizzativa. Allegri lo sostituisce solo perché il colombiano è esausto, ma è certo che l’allenatore livornese ci ha pensato bene prima di toglierlo dal campo.
In estate sembrava sul piede di partenza. Gli arrivi di Douglas Costa e Bernardeschi sembravano averlo allontanato dal campo. Ma Cuadrado ha saputo rovesciare le gerarchie, e ora non chiamatelo più riserva: Juan è una pedina fondamentale per la Vecchia Signora.
Simone Calabrese