Una società deve vivere il presente ma, allo stesso tempo, deve sapere anche allo stesso tempo programmare e creare il futuro. E se il presente, a breve e lungo termine, per la Juventus si chiama Massimiliano Allegri, non è detto che in futuro possa prendere il nome di qualcun altro.
Siamo chiari: la Juventus ha piena fiducia in Max Allegri. Il rinnovo di contratto firmato a fine della scorsa stagione è un attestato di stima e di programmazione di un futuro insieme. Contratto da top manager (7 milioni di euro netti a stagione), in scadenza nel 2020 e sempre più poteri sul mercato: è stata questa la ricetta che ha convinto l’allenatore toscano a continuare il progetto bianconero. Ma, si sa, la vita di un allenatore è strana. Basta una stagione non all’altezza o un periodo buio per mettere tutto in discussione. Ed ecco perché Marotta e Paratici hanno già trovato il loro asso nella manica. Si tratta di Simone Inzaghi. L’attuale allenatore della Lazio sta stupendo davvero tutti. Il ritorno in Europa e la vittoria in Supercoppa (proprio ai danni dei bianconeri) della Lazio hanno fatto puntare tutti gli occhi su di lui. Giovane, preparato e scatenato in panchina: è questo il mix che piace così tanto alla Juventus.
A Torino il presente si chiama Massimiliano Allegri. Ma Simone Inzaghi piace, e parecchio…
Simone Calabrese
This post was last modified on 14 Settembre 2017 - 10:04