La Juventus piega il Chievo con un netto 2-0 e vince la terza partita stagionale, portandosi così in vetta alla classifica con 9 punti. Durante il match, non ci sono stati significativi episodi arbitrali che avrebbero potuto modificare l’esito dell’incontro. Pertanto, per il direttore di gara Fabbri della sezione di Ravenna è stata una partita decisamente tranquilla, come dimostrato anche dalla sua gestione risoluta. Assistenti Longo e Di Iorio, quarto uomo Nasca. Di Bello e La Penna, invece, assistenti al VAR, che non è mai dovuto intervenire il VAR. Analizziamo, dunque, i pochi episodi da moviola della partita.
16′ – GIUSTA LA PUNIZIONE DA CUI NASCE IL GOL DELLA JUVENTUS
Al 16′, Fabbri fischia una punizione per la Juventus per un fallo di mano di Hetemaj. Dagli sviluppi di essa, proprio l’albanese insacca nella sua porta e regala il vantaggio alla Juventus. La decisione del direttore di gara è giusta: il calciatore clivense, infatti, chiude le braccia in modo tale da poter controllare meglio il pallone. Fischio buono, pertanto, da parte di Fabbri.
36′ – MANDZUKIC FERMATO IN FUORIGIOCO
Mario Mandzukic viene pescato in fuorigioco, in area di rigore, dall’assistente Longo. In realtà, la posizione del croato è molto dubbia e sarebbe potuta nascere un’azione interessante.
52′ – GIUSTO IL GIALLO A MANDZUKIC
Mandzukic va in contrasto aereo con Dainelli, allargando il gomito e colpendo il difensore gialloblu sul volto. Fabbri fischia la punizione e ammonisce il croato. Nonostante le proteste del giocatore della Juventus, la decisione è corretta perché l’intervento dell’attaccante è pericoloso e colpisce Dainelli con il gomito nello slancio verso l’alto. Anche in questo caso, dunque, l’arbitro si comporta egregiamente.
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULL’ARBITRO
La prestazione di Fabbri è positiva, ovviamente l’arbitro è stato aiutato dalla condotta di gara dei calciatori molto onesta. Le decisione sui cartellini – Hetemaj, Mandzukic e Matuidi – sono sembrate tutte corrette (forse da rivedere soltanto quella al francese, parsa un po’ severa). Rimane, comunque, un’ottima impressione da parte del direttore di gara che ha permesso alla gara di svolgersi in modo tranquillo e fluido, senza cercare colpi di scena o decisioni strabilianti.