I primi mesi di questa nuova avventura bianconera di Federico Bernardeschi si sono rivelati più complicati del previsto. Adesso, dopo la convocazione con la nazionale di Ventura, potrebbe essere arrivato il momento di compiere l’atteso salto di qualità, motivo per cui è stato scelto dalla dirigenza juventina.
L’ex giocatore della Fiorentina, assieme a Douglas Costa, è stato il vero colpo dell’estate bianconera. Un investimento da 40 milioni, tante aspettative nei suoi cofronti, addirittura discorsi di maglia numero dieci… e adesso? Una presenza da subentrato in Supercoppa e nulla di più. Ovviamente, è bene precisare che in casa Juve non sono impazziti all’improvviso. In questo caso le cause che giustificano il mancato in piego sono due: forma e ambientamento. Come molti altri giocatori bianconeri fino ad ora, Bernardeschi non è ancora al top della forma. Un impressione che, evidentemente, non è solo di Allegri dal momento che, anche in nazionale, il numero 33 ha giocato solo 3 minuti contro Israele. Passando alla questione ambientamento, Allegri, da tradizione, ci mette un po’ ad inserire i nuovi arrivati nel suo sistema di gioco. Solo pochi minuti inizialmente per poi intensificarne l’impiego col passare del tempo. Lo stesso discorso vede infatti coinvolto Douglas Costa. Non solo, lo stesso Dybala, durante la prima stagione in maglia Juve, veniva impiegato col contagocce durante le prime uscite, tanto da scatenare le ire del suo ex presidente Zamparini nei confronti del tecnico livornese. L’evoluzione di Dybala in bianconero da ragione, come al solito, ad Allegri.
This post was last modified on 8 Settembre 2017 - 20:31