Keita sì, Keita no. Keità eccolo, lì, al Monaco. E’ finita così una delle telenovelas del mercato estivo, con un matrimonio programmato mai andato in porto. Con le strade della Vecchia Signora e di Keita Baldé Diao che si sono divise definitivamente. Marotta afferma: “Era un’occasione, non una necessità”. Eppure, un po’ di rammarico, c’è eccome.
Sì, perché a questa Madama, io un Keita lo avrei regalato. I motivi? Sono semplici. Talento cristallino, giovane età, e grandi numeri la scorsa stagione. Lo scorso anno, in 31 presenze, ha segnato ben 16 gol e collezionato tanti assist per il suo compagno di reparto Ciro Immobile. Il senegalese è stato fondamentale per Simone Inzaghi, poiché con le sue doti fisiche e tecniche gli ha permesso di switchare facilmente dal 4-3-3 classico ai moduli con due punte. Il tandem Keita-Immobile ha fruttato 39 gol ai biancocelesti, con l’ex numero 14 che si è trasformato in vero e proprio trascinatore. La Juventus lo ha potuto ammirare in prima persona anche in finale di Coppa Italia, con la Lazio che si è dovuta arrendere ma col giocatore che ha disputato un ottimo incontro. Un incontro che doveva sancire un certo futuro bianconero. E invece…
Tra le altre qualità di Keita c’è sicuramente la personalità. Quella che spesso in questi anni lo ha fatto scontrare con Lotito e i tifosi capitolini, ma che è indice di coraggio e voglia di mettersi in mostra. Sfrontatezza, sana e necessaria sfrontatezza che serve a qualsiasi aspirante campione. Keita ha grinta e si mette in gioco, ecco perché non poteva accontentarsi ancora. Ecco perché aveva scelto la Juventus. Ma la Juventus, alla fine, non ha scelto lui. Un altro pro per il suo acquisto era il prezzo: 30 milioni per uno dei talenti più promettenti in circolazione non possono essere una montagna per i bianconeri. Investire nel talento e nel futuro paga sempre, e la dimostrazione la si ha in casa (la Joya). Keita era perfettamente adattato alla Serie A e deve ancora esplodere completamente. In bianconero avrebbe potuto fare faville. E invece, ieri, ecco la notizia: va al Monaco, è ufficiale. Le speranze dei tifosi che lo desideravano finiscono con l’arenarsi.
Per Massimiliano Allegri sarebbe stato un ottimo jolly, grazie alla sua grande duttilità. Esterno sinistro di ruolo naturale, adattabile anche a destra, come seconda o prima punta, e anche come laterale di centrocampo. Insomma, un talento da sfruttare tanto. Che fosse stato 4-2-3-1 o 4-3-3, o anche 4-4-2, Keita sarebbe calzato a pennello. Avrebbe potuto far rifiatare qualsiasi esterno già in rosa, e anche uno tra Dybala e Higuain volendo. Con la sua voglia di vincere e di Juve, sarebbe stato l’acquisto perfetto sia per il presente che, soprattutto, per il futuro.
Un futuro, che per lui, parla ora solo il francese. Adieu Keita Baldé Diao. Io, alla Juventus, ti avrei comprato subito.
This post was last modified on 1 Settembre 2017 - 11:39