Genoa-Juventus forse non sarà una partita degna di essere definita un big match. In realtà non lo è ma soltanto all’apparenza, considerato che stiamo parlando di una sfida ricca di mille sfaccettature. Genoa-Juventus trascina ricordi di una debacle brutta quanto inaspettata che non va dimenticata. A questo si aggiunge che siamo agli albori di una nuova stagione, iniziata con una vittoria ma che si prospetta ancora lunga e difficoltosa, tra la concorrenza rinforzata e una Juve ancora in fase di rodaggio.
Passando alle statistiche si rafforza il fatto che la partita di domani va affrontata con il giusto atteggiamento e con la consapevolezza di vendere cara la pelle. Le ultime uscite allo stadio del capoluogo ligure sono risultate sempre difficoltose. Nelle ultime sei uscite, tre vittorie esterne, due genoane ed un pareggio. Considerato che stiamo parlando della Juve scudettata da sei anni di fila ed abituata a vincere ovunque, quello della tana rossoblù non è un grande bottino. Dall’altro lato della medaglia però, il dato può essere rivalutato se consideriamo che i bianconeri hanno sempre sofferto tantissimo il Genoa. Tralasciando l’ultima batosta in terra ligure, pensiamo, per esempio, alla sfida del marzo 2014. Match vinto di misura (0-1) con magia su punizione del maestro Pirlo all”89 dopo un rigore di Calaiò parato da Buffon. Nell’anno successivo ci aveva pensato invece Antonini a pungere la Juve con il suo gol partita al minuto ’94, al termine di una partita dominata dagli uomini di Allegri. Pertanto, Dybala e compagni dovranno fare molta attenzione.
Adesso, come detto, la palla passa nuovamente ad Allegri che dovrà decidere se affidarsi sul collaudato 4-2-3-1 oppure all’innovativo 4-3-3. A complicare i piani dell’allenatore si aggiunge il forfait di Marchisio: il numero otto sarà costretto ai box per 3-4 settimane. Un vero peccato perché la squadra, anche se non ancora al top a livello fisico, fino ad ora ha potuto contare su tutte le sue pedine. Inoltre è grosso il dispiacere anche dei tifosi bianconeri, pronti a vedere la propria squadra condotta alla vittoria dal proprio “Principino” dopo le voci di mercato delle ultime settimane. Forse questa perdita non consentirà nemmeno all’ex allenatore del Milan di schierare il 4-3-3, essendo questo un modulo che esalta le caratteristiche proprio di Marchisio. Fino a questo momento, il modulo di partenza è proprio il 4-2-3-1. Nessuna innovazione quindi? Non esattamente. Infatti, fino a questo momento, accanto a Pjanic è indicato come favorito proprio quel Matuidi, giocatore perfetto per il 4-3-3. Probabile inoltre Douglas Costa dall’inizio al posto di Cuadrado. Una scelta curiosa da parte di Allegri, il quale ha spesso dimostrato che, grazie alle sue scelte, per questa Juve nulla è impossibile a prescindere.
This post was last modified on 25 Agosto 2017 - 20:03