Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. La Juventus ha acquisito il fatidico centrocampista. Sarà Blaise Matuidi il nuovo volto della mediana bianconera. Adesso il tecnico Massimiliano Allegri potrà fare affidamento su un nuovo giocatore di sicuro affidamento. Forza fisica, esperienza internazionale e tanta voglia di riuscire ad imporsi nel nuovo club. Con il suo approdo a Torino però sono molti i quesiti che si pone il popolo zebrato: la Vecchia Signora cambierà modulo? Matuidi è davvero il nome ideale per rinforzare il centrocampo?
Per rispondere a tutti questi interrogativi abbiamo intervistato il collega francese Romain Collet-Gaudin(su Twitter, @RomainCG75), corrispondente per Canal +, Eurosport e Yahoo da sempre vicino all’ambiente del Paris Saint Germain!
Dopo 6 anni Blaise Matuidi lascia il Paris Saint Germain. Quanto è stato importante per il club francese e quanto è cresciuto nel corso delle stagioni?
“Matuidi è arrivato al PSG nel 2011. Il club francese lo acquista dal Saint Etienne: non un trasferimento stellare ma il centrocampista inizia a far subito parte dell’undici titolare. Si è infatti imposto come giocatore fondamentale per la mediana parigina, tanto da essere il giocatore più utilizzato nella stagione 2012-2013. Nel corso delle successive annate Blaise è migliorato tatticamente ma soprattutto dal punto di vista fisico. Carlo Ancelotti farà di lui il suo giocatore imprescindibile. Laurent Blanc ed Unai Emery non si priveranno mai della sua presenza sul rettangolo verde di gioco. Sarà protagonista nel Paris Saint Germain che vincerà per ben quattro volte consecutive la Ligue 1. Nell’esperienza all’ombra della Tour Eiffel, Matuidi collezionerà 295 presenze impreziosite da 33 gol e 30 assist. Vincerà complessivamente 14 trofei.
Nonostante le sole 6 stagioni al PSG sarà il settimo giocatore della storia del club per numero di presenze”.
Quali sono le caratteristiche principali di Matuidi? Più adatto come mediano in un centrocampo a 2 oppure da mezzala con una mediana composta da 3 uomini?
“Ha un grande posizionamento e una buona lettura di gioco. Fa dell’anticipo la sua arma forte e recupera un numero ingente di palloni. Insomma un ottimo incontrista, ideale per affiancare chi crea il gioco. Sa giocare in profondità ed ha una buona qualità di fraseggio palla. Non è però un finalizzatore e il gioco aereo non è mai stato la sua specialità”. Questo l’identikit del suo primo allenatore Jean Marc Furlan ai tempi del Troyes. La sua dote principale riguarda però la sua forza fisica. Matuidi ha praticamente 3 polmoni e dunque dispone di una condizione incredibile. Il francese non ama giocare in due nel mezzo, ha infatti disputato quasi tutte le sue partite come mezzala mancina in un 4-3-3, sia col PSG che con la Francia. Per supportare la teoria della sua potenza fisica, gli è stata dedicata anche una canzone intitolata “Matuidi Charo” ovvero avvoltoio: colui che non lascia niente agli avversari!”.
Il prezzo dell’operazione (20 milioni cash più 10,5 di bonus) ha lasciato dubbi in molti. La valutazione fatta dai due club può essere ritenuta giusta?
“Sapendo che poteva essere venduto lo scorso anno a 40 milioni, la valutazione complessiva di circa 30 milioni non è del tutto esagerata per la Juventus. Con Unai Emery sulla panchina del Paris Saint Germain, Blaise Matuidi non era partito come titolare ma ha comunque disputato 52 gare nelle tre competizioni. Segno tangibile che il mediano che vestirà il bianconero è un guerriero. Ma dopo due anni il suo rendimento è comunque calato. Resta un ottimo centrocampista ma sicuramente meno forte rispetto a quando la Vecchia Signora mostrò il primo interesse verso lui. Dunque tutto sommato credo che sia una cifra congrua che lascia soddisfatti sia il PSG che la Juventus“.
La finale di Cardiff ha sottolineato che i bianconeri avevano bisogno di nuovi innesti a centrocampo. Il reparto è già formato da Marchisio, Pjanić, Khedira, Sturaro e Bentancur. Quanto spazio troverà a Torino e cosa porta di nuovo alla squadra?
“Se Massimiliano Allegri voleva espressamente Matuidi già dallo scorso anno ci sarà un motivo ben chiaro. Alla Juventus di nuovo porterà sicuramente la sua facilità di recuperare palloni lì nel mezzo e di asfissiare gli avversari. I bianconeri non potevano contare su un giocatore di questo profilo nel proprio reparto prima del suo acquisto. Faccio una scommessa, giocherà almeno 45 partite alla sua prima stagione a Torino”.
Il curriculum di Matuidi parla chiaro: è un vincente!
Prima del suo approdo alla Vecchia Signora si parlava di un Blaise dubbioso: ha fatto bene a scegliere i bianconeri e la Juventus ha fatto la scelta giusta puntando su di lui?
“Per quanto riguarda Matuidi si può dire che il suo ciclo al PSG era terminato. Nel calcio moderno non è semplice vedere un giocatore militare per 6 anni in un club così importante. Lui invece ci è riuscito e lo ha fatto alla grande. L’ultima stagione però non lo ha visto partire tra i titolari, poi il ripresentarsi della Juventus ha fatto il resto. Approdare in Serie A è la scelta giusta: arriva nel miglior club italiano, giunto in finale nell’ultima edizione della Champions League.
Una competizione che il francese vuole vincere: non ci è riuscito a Parigi, potrebbe riuscirci a Torino.
E poi continuerà a vincere trofei con la Juventus, la cosa più importante per un campione come lui…
I campioni d’Italia hanno fatto bene a scegliere Matuidi: ha sempre dato l’anima in ogni club nel quale ha militato. Questa è sicuramente una delle sue doti migliori.
Forse l’unico inconveniente è che tecnicamente non è il centrocampista più talentuoso.
Ma i bianconeri da quel punto di vista ha tanti giocatori per sopperire a questa piccola lacuna.
Nella sua nuova squadra porterà fame di nuove vittorie e la sua grinta, questo non può che far bene alla Juventus!”.
Pasquale De Rosa
This post was last modified on 19 Agosto 2017 - 13:32