Il mercato sta per vivere gli ultimi 15 giorni di fuoco e si stanno cercando di stringere i tempi per chiudere le trattative imbastite da settimane, in alcuni casi da mesi. Quella per Matuidi, che è finalmente giunta a una conclusione in queste ore, si può dire addirittura da un anno. C’è scetticismo in molti tifosi sull’acquisto del centrocampista francese e sinceramente ci chiediamo il perché. L’anno scorso era considerato profilo ideale, quando non arrivò si parlò di ennesimo fallimento del mercato juventino, fallimento che viene curiosamente confermato da alcuni anche con il suo arrivo. Il bello del mercato è anche questo, che ognuno può dire la sua e poi sta alla squadra dimostrarsi all’altezza come ha fatto decisamente negli ultimi tre anni, anzi sei.
IL MERCATO ESTERNO
Non tutti sono contenti dicevamo. Arriva Matuidi, che rinforzerà la mediana e peraltro non preclude l’arrivo di altri rinforzi anche nello stesso centrocampo. Quest’anno la Juventus ha puntato molto a rinforzare la fase offensiva con l’arrivo di esterni di primissimo piano come Bernardeschi e soprattutto Douglas Costa, una delle pochissime note positive della finale di SuperCoppa persa malamente con la Lazio poche sere fa. Il tutto per permettere a Dybala di avere più compagni con cui dialogare e a Higuain di essere ancora più rifornito di cross per far esplodere tutto il suo potenziale d’attaccante di razza. Un filtro in più a centrocampo era necessario, e il profilo di Matuidi sembra poter rispecchiare in pieno queste esigenze. Ad Allegri saperlo sfruttare al meglio.
IL MERCATO INTERNO
La Juve però quest’anno potrà beneficiare del ritorno ad alti livelli di uno dei suoi giocatori simbolo dell’ultimo decennio: quel Claudio Marchisio che nell’ultima stagione è stato troppo tempo alle prese col recupero dall’infortunio più grave della sua carriera. Allegri lo aveva detto, per rientrare appieno ci sarebbe voluto un anno. Sembra aver avuto ragione perché il Principino bianconero nella tournée estiva ha mostrato lo smalto dei tempi migliori. Quest’anno più che ai il suo rientro sarà fondamentale, e sarà il famoso acquisto in più, quello che arriva dall’infermeria, a cui verso Natale dovrebbe poi anche aggiungersi Marko Pjaca. Ma Marchisio sarà ancora più fondamentale con le sue doti di regista aggiunto. Quando fu ora di trovare il “vice-Pirlo”, Claudio si rivelò il più efficace, sia per visione di gioco che per qualità della giocate. E perché no anche come recupera-palloni, che in quella posizione era fondamentale. Il modulo nel frattempo è cambiato, ma avendo perso l’impostatore basso con la partenza di Bonucci il suo piede educato potrà tornare molto utile. Nell’immaginario collettivo Marchisio è anche destinato ad ereditare da Buffon la fascia di capitano, sia per la lunga militanza bianconera che per lo stile che da sempre contraddistingue l’uomo oltre che il giocatore. Immagine che piace molto anche alla società, al punto che è spesso uno dei più utilizzati anche per le campagne sia di marketing che sociali. E a proposito di campagne sociali, non possiamo che fargli ancora una volta i complimenti per l’impegno ufficializzato nelle ultime ore a favore dell’AIRC: un qualcosa di diverso dal solito, addirittura una APP che si chiama “MC8emoji” scaricabile su tutti i dispositivi, un creatore di emoticon con protagonista le espressioni facciali e non solo dello stesso Claudio. Parte del ricavato di questa iniziativa andrà appunto all’AIRC per la lotta ai tumori e per finanziare borse di studio di giovani ricercatori. Un altro bellissimo goal per il nostro numero 8.
Nell’augurargli un gran successo per questa iniziativa benefica, gli e ci auguriamo anche che il suo ritorno sia di quelli “prepotenti”, perché l’apporto di Marchisio in campo è da sempre fondamentale, anche e soprattutto nelle partite che contano, dove lui è sempre uno degli ultimi a mollare. Sarà fondamentale anche a trasmettere la juventinità ai nuovi arrivati; bentornato Claudio. E benvenuto a tutti gli altri
Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)