Il ticchettio dell’orologio. Il cuore che batte. E il futuro tutto davanti, che incede incerto. Stop: un segnale, un incidente. Non ti colpisce per un pelo, per la fortuna, per scelte altrui. Coraggio, è ora di farsi avanti. Sciacquare via dal volto la fuliggine, metafora perfetta del peccato e delle impurità, secondo qualcuno. Per Daniele Rugani il tempo è ora.
Chissà cosa passa nella testa di Allegri. Chissà di cosa c’è bisogno per conquistare la fiducia in certe occasioni. Impegno? No, quello Rugani lo ha sempre mostrato. Cattiveria? Forse. Un attimo, un certo attaccante bosniaco ha lasciato un messaggio in segreteria: dice che a Rugani non manca nemmeno quella. Solida realtà, più che eterna promessa. L’esame è già stato superato a pieni voti.
L’accusa non regge, l’imputato può essere scagionato. Libero, dalla morsa dei dubbi e delle incertezze. Tutte nefandezze, allora. Impressioni errate che, a volte, coinvolgono anche chi si definisce imperturbabile. Ma abile, sì. Sveglio, pure: allora datti una mossa, Max. Il tempo di Daniele Rugani è giunto.
This post was last modified on 16 Agosto 2017 - 15:17